La scuola primo baluardo per combattere i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. È il messaggio lanciato durante il convengo sulle misure di prevenzione e contrasto, organizzato da Udicon nell’aula magna dell’istituto comprensivo di Torrenova a Rocca di Capri Leone, nel messinese. Obiettivo dell’iniziativa quello di promuovere un ambiente sicuro, riconoscendo la gravità di fenomeni che possono avere un impatto negativo sulla vita delle persone.
Al dibattito, moderato da Antonino Calà, referente Udicon Messina, hanno partecipato Martina Calà, presidente provinciale Udicon Messina, Antonina Gaglio, dirigente dell’ istituto comprensivo di Torrenova, Bernardette Grasso, sindaco di Capri Leone, Antonino Mistretta comandante della stazione dei carabinieri di Rocca di Capri Leone, Tindarella Fasolo, insegnante e referente di istituto di cyberbullismo e bullismo Salvatore Lorefice, presidente regionale Udicon, Rosario Meli segretario regionale Fna (Federazione italiana agricoltura), Chiara Maiolino, psicologa, Andrea Mario Franchina, legale Udicon Messina.
“Questi eventi di sensibilizzazione – ha dichiarato Salvatore Lorefice, presidente regionale Udicon – servono per consentire agli studenti di riflettere sulla problematica e stare al loro fianco per superare i momenti difficili che ne scaturiscono”. Per Martina Calà, presidente provinciale Udicon Messina, bisogna “far capire a questi ragazzi che non sono soli, non devono aver paura”.
Il sindaco, Bernardette Grasso, ha parlato degli episodi di violenza che portano i ragazzi all’isolamento, sfociando, a volte, malattie gravi come l’anoressia. “Il bullismo è dietro l’angolo – ha dichiarato la deputata regionale – e dobbiamo stare attenti. Le istituzioni sono chiamate al senso di responsabilità”. La psicologa Chiara Maiolino ha curato l’aspetto della lotta ai fenomeni. “Entrambi si possono contrastare da diversi punti di vista, la scuola sta già facendo molto. La formazione e l’informazione sono di fondamentale importanza e permettono non solo di conoscerli ma anche di poterli combattere”.
Ad avere un ruolo di primaria importanza sono i docenti. “Fenomeni che si manifestano principalmente nell’età adolescenziale – ha dichiarato la dirigente scolastica, Antonina Gaglio – e i docenti, che sono vicini ai ragazzi quotidianamente, non appena si accorgono di un episodio che possa essere ricondotto a questo fenomeno intervengono immediatamente”. “Questi giovani, nativi digitali – ha aggiunto l’insegnante Titty Fasolo – devono capire come funziona internet e a quali pericoli possono andare incontro”.
“Un messaggio importante e di rispetto del prossimo – ha detto Rosario Meli – che se trasmesso ai giovani in questo momento darà certamente ottimi frutti e creerà cittadini del futuro migliori”.
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