Scatta lo stato di agitazione per chi lavora nei servizi di pulizia delle sedi della banca Unicredit di Messina: la Cgil Filcams in una nota ha intimato la decisione ai vertici della Miorelli, ditta che si occupa della fornitura nelle varie filiali.
Una proclamazione che fa seguito ai tavoli sindacali e alle interlocuzioni relative alle differenze retributive che sistematicamente si riscontrano sui cedolini: ad esempio, voci di permessi non retribuiti e permessi retribuiti quando le lavoratrici e i lavoratori interessati non hanno chiesto o non ne hanno usufruito essendosi recati, in quelle ore, regolarmente sul luogo di lavoro.
“Questa condotta è illegittima – spiega la segretaria generale provinciale Cgil Filcams di Messina Giselda Campolo – oltre che illecita, considerando che da circa un anno c’è un tentativo di sottoporre individualmente modifiche unilaterali dei contratti di lavoro con riduzioni del monte ore. Argomento già discusso e non condivisa anche in sede sindacale”.
Nella lettera, firmata anche dal responsabile Appalti Cgil Filcams Messina Giuseppe Ragno, l’auspicio che si tratta di errori materiali e non espedienti per abbassare il costo del lavoro e indurre i dipendenti a sottoscrivere clausole vessatorie o una riduzione d’orario.
Sul fronte delle mensilità aggiuntive inoltre viene ribadita la volontà di ricevere la 13° e la 14° nei periodi di riferimento già indicati e non mensilmente su cedolino paga.
“Considerato che ad oggi – specificano Campolo e Ragno – dopo due settimane dal tavolo sindacale e dopo sei mesi dalla prima segnalazione, non sono state ancora risolto le problematiche in questione”.
Il sindacato ha dato alla Miorelli un termine di tre giorni per l’erogazione delle somme dovute e trattenute indebitamente; in caso contrario verrà chiesto di Itl competente, ente appaltante, Prefettura, già in copia nella missiva.
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