L'uccisione di Loredana Lo Piano

Avola. Femminicidio: Una fiaccolata per dire basta al «patriarcato»

di Raffaella Mauceri

Avola piange un’altra vittima innocente sacrificata sull’altare della crudeltà di un maschio assassino. Loredana Lo Piano era una splendida donna, una madre amorevole, una professionista come poche. Le volevano bene tutti, e tutti, ieri sera, le hanno testimoniato il loro affetto partecipando alla fiaccolata d’addio. Promossa dal Centro antiviolenza “Doride” e condivisa dal Comune avolese, la manifestazione è stata uno spettacolare bagno di folla. Una folla indignata dal feroce femminicidio che ha spento il sorriso di Loredana: cinque coltellate inferte con violenza inaudita da Giuseppe Lanteri, 19 anni, ex-fidanzato della figlia di 16. Cinque coltellate che forse erano destinate proprio a lei, colpevole di averlo lasciato. Cinque coltellate che si è presa la madre colpevole di avere consigliato alla figlia di lasciare quel tipo violento che non prometteva nulla di buono.

In piazza dunque c’erano tutti: il sindaco Luca Cannata, gli assessori, i consiglieri comunali, la vice presidente della Commissione antimafia, la presidente della Rete Antiviolenza di Siracusa, avvocata Daniela La Runa con una delegazione…mentre il marito, le due figlie e gli anziani genitori della vittima si stringevano l’un l’altro per non accasciarsi sotto il peso del dolore.

“La violenza sulle donne viene da lontano, origina dal patriarcato” ha detto l’avvocata Romano presidente di “Doride”. Dunque, Giuseppe Lanteri non chiamatelo pazzo, nessuno lo chiami pazzo! Chiamatelo soltanto assassino e aspettatevi una condanna esemplare perché come diceva uno striscione “Nessuno muore in questa terra, finché vive nel cuore di chi resta”, ma chi resta sono due figlie orfane che piangono la mamma uccisa a soli 47 anni.

di Raffaella Mauceri 30 Settembre 2018 | 18:38
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