Gloria per nessuno, la salvezza è stata un dovere, si pensi a costruire dalle fondamenta

Siracusa. Un campionato da dimenticare e con esso il tecnico

di Redazione

Si palpava nell’aria la dismissione della squadra netta sconfitta a Monopoli per il Siracusa: un risultato che non macchia il ruolino di marcia delle ultime settimane, che ha permesso alla squadra siciliana di con-quistare la permanenza in serie C. Ieri il tecnico Raciti era costretto a rinunciare a ben sei giocatori, Turati, Firicano e Daffara per squalifica e poi Rizzo, Parisi e Tiscione. I locali non impiegano molto tempo per sbloccare la gara, dopo meno di due minuti passano in vantaggio con una gran botta dalla distanza del giovane pescarese Paolucci. Altro giro di lancette e tocca all’italo-ivoriano Mangni allungare le distanze con un tocco ravvicinato che praticamente mette già in archivio la partita contro la rivoluzionata compagine di Enzo Raciti. Al 12’, Mangni è anticipato in extremis dal centrale difensivo Bertolo. Il Monopoli fa la partita e passa ancora con una battuta rav- vicinata di Paolucci, che firma la doppietta. Al 20’ è Mangni a cerca- re il bis in rovesciata, sventa D’Alessandro. Il Siracusa diventa un po’ più intraprendente intorno alla mezzora, quando Cognigni è murato da Scoppa nel tiro a colpo sicuro che avrebbe permesso di accorciare le distanze. Al 34’ Vazquez non riesce ad approfitta- re di un clamoroso errore di Pissardo che poi recupera la sfera per la poca reattività dell’attaccante siracusano. Al 37’ Boncaldo sfiora il gol, ma, al 39’ Donnarumma infila il diagonale del poker locale. Nella ripresa spazio ai cambi su ambo i fronti, mentre Boncaldo sfiora il gol con un gran tiro deviato da Crisanto sul palo. Il tiro della bandiera affidato a Catania che accorcia le distante inutilmente.

07 Maggio 2019 | 08:35
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