Presentato mercoledì sera, all’Urban Center di Siracusa, il report finale del progetto Lapis (Laboratorio per la Promozione dell’Imprenditoria Sostenibile), promosso dall’associazione Prometeo in collaborazione con la Fondazione di Comunità Val di Noto e sostenuto da 152 soggetti privati (imprese profit e no-profit, enti datoriali e singoli cittadini). Il report offre uno sguardo sul territorio e numerose idee per lo sviluppo sostenibile del Val di Noto. Un territorio, come racconta il team di Lapis nel report, che ha “un urgente bisogno di cambiare rotta, focalizzandosi su valori di reciprocità, cooperazione e soprattutto pianificazione”.
“Si è studiato il presente a partire dal passato”, hanno spiegato i componenti del team di giovani professionisti di Lapis, formato da Caterina De Benedictis, Giovanni Aiello, Luca Aiello, Giuseppe Grasso e Giuseppe Macca. “Attraverso l’interlocuzione e il confronto con moltissimi attori sociali si è creata una rete di relazioni, nella convinzione che le reti rappresentano un prerequisito indispensabile per lo sviluppo di una comunità che abbia come obiettivo la sostenibilità. Si sono acquisite informazioni dirette e raccolte buone pratiche locali, nazionali e internazionali, per far emergere realtà poco conosciute, con l’intento di ispirare gli attori sociali di oggi e di domani”.
Francesco Ortisi, segretario dell’associazione Prometeo, ha riepilogato questo lungo anno di attività, dal bando per la selezione del team al lavoro finale, un report che contribuisce ad ampliare la visione dell’imprenditoria sostenibile attuabile sul territorio del Val di Noto.
Spazio poi alla presentazione del report. Caterina De Benedictis ha illustrato l’articolazione generale del report e la metodologia utilizzata par l’analisi di contesto, basata sulla raccolta di dati sia quantitativi che qualitativi, soffermandosi infine sull’obiettivo fondamentale del progetto: l’animazione socio-territoriale.
Il progetto ha permesso infatti di sperimentare interventi di animazione estremamente significativi ed è proprio la possibilità di continuare in questa attività che ha spinto il team a decidere di continuare il proprio impegno al servizio del territorio. Giovanni Aiello ha presentato i vari soggetti incontrati nei tre ambiti di ricerca – agricoltura, beni culturali e turismo – e le esperienze di eccellenza inserite nel report. Per l’agricoltura, il Consorzio Siciliano LeGallineFelici, la NCO – nuova cooperazione organizzata (Caserta), la Csa Garten Coop (Germania).
Per il settore dei Beni culturali, i progetti Hora e Re (Palermo), Exfadda (Brindisi) e Paesaggio Culturale Cafetero (Colombia). Infine per il turismo, il Farm Cultural Park (Favara), la Paranza (Napoli) e il Fogo Island-Inn (Canada). “Tutte queste buone pratiche possono avere replicabilità nel nostro territorio”, hanno ribadito i componenti del team. Luca Aiello ha parlato dell’analisi sui beni confiscati e sul Parco degli Iblei (ascoltati sia i pareri favorevoli che quelli contrari all’istituzione del Parco) ed infine dei modelli organizzativi e delle forme giuridiche da utilizzare per la creazione di nuove attività economiche.
Tante le collaborazioni, poi, avviate dal team di Lapis, come ha spiegato Giuseppe Grasso, tra queste, oltre alla Fondazione di Comunità Val di Noto, particolarmente significativa è stata la collaborazione con il Patto di Responsabilità Sociale, nonché con la Fondazione Archimede, il Comune dei Popoli e il progetto We-Lab. Spazio infine al futuro di Lapis. Giuseppe Macca ha annunciato che il team entrerà a far parte dell’associazione Prometeo, per favorire e stimolare pratiche di sviluppo locale, per non disperdere il patrimonio relazionale ed esperienziale prodotto in un anno di lavoro e per alimentare il coinvolgimento dei giovani sul territorio, senza tuttavia trascurare l’importanza del dialogo intergenerazionale.
“Istituiremo uno sportello di consulenza per aspiranti giovani imprenditori presso la Fondazione di Comunità Val di Noto, in stretta collaborazione con gli enti con cui siamo entrati in relazione durante il progetto – ha annunciato Giovanni Romano, presidente dell’associazione Prometeo e coordinatore di Lapis – in modo da contribuire a valorizzare e fare diventare generative le energie dei giovani che vogliono rimanere al Sud. Continueremo, inoltre, ad unirci a tutti coloro che propongono uno sviluppo sostenibile e solidale. Uno sviluppo che crei lavoro e prosperità in una dimensione di cura per la comunità e l’ambiente, puntando a costruire alleanze, rapporti di fiducia, amicizia sociale diffusa.”
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