«In questi giorni il maltempo si è abbattuto sulla provincia di Siracusa e l’ha tempestata con fortissime raffiche di vento, neve, gelo, piogge, inondazioni e mareggiate. L’agricoltura e la zootecnia sono ormai in ginocchio.
Nei campi, invasi e sommersi dall’acqua, gli ortaggi stanno marcendo, le graminacee, già in sofferenza per la siccità, non riescono a sopportare gelo e neve, mettendo in serio rischio il raccolto, stesso discorso dicasi per le piante già in fioritura.
I fiumi, straripando, hanno distrutto le piantagioni, soprattutto di agrumi, che si trovano sulle loro sponde. Le strutture artigianali commerciali, agricole e produttive in generale sono in uno stato pietoso. Le banchine nei porti sono state distrutte dalle forti mareggiate insieme a numerose imbarcazioni. Strade pubbliche e private, edifici pubblici e civili, scuole, asili, monumenti sono stati messi a dura prova dalla pioggia e dal vento impetuoso.
Occorre con l’urgenza del caso, dichiarare lo stato di crisi regionale e chiedere lo stato di emergenza nazionale e di calamità naturale al fine di ottenere una serie di provvedimenti urgenti per assistere coloro che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, per sospendere i pagamenti dei tributi ed ottenere finanziamenti adeguati per cercare di affrontare l’emergenza e poi pensare alla ricostruzione. Il mondo produttivo della provincia di Siracusa, attende risposte immediate non più rinviabili». Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
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