Notizie campate in aria che fanno più male che bene

Siracusa. Crisi risolta?
ma la società smentisce

di Redazione

di Armando Galea

Più si avvicina la data fatidica del 24 e più è un rincorrersi di notizie, alcune delle quali possono anche nuocere  alle trattative in corso che se non si sono interrotte neanche un attimo è segno che la soluzione della crisi è ancora distante. Quanto non si sa anche se è di inaudita gravità contrabbandare le varie ipotesi che circolano a proposito di una soluzione che ancora tarda ad arrivare per la conclusione auspicata. E dire che era stata presa per buona la lieta novella della soluzione della crisi, avvenuta senza la collaborazione dei siracusani che anche per il moscato e la patata novella amano dire grazie non a chi la produce e gli dà il nome ma a chi gli conferisce la denominazione DOP. Così colorata, la notizia sembrava vera, essendo la più vicina alle aspettative degli sportivi siracusani. Nel caso del Siracusa la notizia dell’iscrizione – che di questo si tratta – presentata con l’aureola di esclusiva non sarebbe piovuta dal cielo e sarebbe stata invece frutto delle riflessioni di Giovanni  Alì che non scrivendo la squadra avrebbe buttato al vento i soldi investiti l’anno scorso. Meglio allora iscriverla e approntare la necessaria documentazione, fidejussione inclusa, che rimetterci l’osso del collo. Ad un patto, naturalmente, che sarebbe stato  quello di condizionare la gestione societaria alla presenza di nuovi soci e nuovi capitali, essendo il gruppo di amici che lo starebbe sostenendo e lo sforzo economico che sta personalmente facendo per raggranellare la somma che serve  per  mettere i conti in ordine, solo un rimedio temporaneo per tutelare un titolo sportivo che è proprietà dei siracusani che, da parte loro avrebbero risposto all’appello dell’avvocato Reale solo in quaranta persone. Una miseria che non basterà a pagare neanche il compenso alle maschere che prestano servizio allo stadio. Una soluzione che non soddisfa nessuno e che fra qualche mese ripresenterebbe irrisolto il problema, questa volta in forma più acuta. Notizia totalmente falsa che complica la vita a chi è impegnato a risolvere una crisi che viene da lontano.

20 Giugno 2019 | 09:26
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