Non vorremmo dirlo, ma l’impressione che si ricavava alla vigilia di questo consiglio comunale aperto, era quello dell’anticipata celebrazione di un funerale che solo i pochi irriducibili ormai cercano disperatamente di evitare.
A far calare il sipario sulla storia dai risvolti farseschi di una realtà che si manifesta per un anno o due, per scomparire subito dopo, inghiottita dai debiti e dalla ritrosia, anche di chi può, di scucire un solo centesimo per la sopravvivenza. Era la prima volta che questo Consiglio Comunale nella storia di Palazzo Vermexio si riuniva in seduta straordinaria per affrontare i problemi del Siracusa Calcio, e il timore era che fatta eccezione per i soliti bla-bla-bla non sarebbe arrivato niente di concreto.
Superate però le prime schermaglie, intervallate da spunti appassionati dei consiglieri che si sono succeduti e dall’amministratore delegato, Santangelo la discussione ha affrontato il nocciolo della vicenda e cioè se da qui al 24 giugno si potrà dire di aver scongiurato il rischi di perdere la categoria in cui il Siracusa milita o no. A parlare di possibilità di salvataggio è stato l’avvocato Paolo Ezechia Reale.
Suggerendo passaggi praticabili che hanno dimostrato che pur in un lasso di tempo assai ristretto si può ancora riuscire ad iscrivere la squadra al prossimo campionato. Buono anche il contributo dell’a.d. Nicola Santangelo che ha analizzato anche particolari meno noti di una difficile gestione.
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