Siracusa. Confcommercio: «Dopo i fatti di violenza un marchio di sicurezza e qualità per il turismo»

di Redazione

«In studio un regolamento tra le associazioni da presentare al Prefetto»

«Raccogliamo subito l’appello del prefetto per arrivare ad una azione coordinata ed elaborare, insieme alle altre associazioni di rappresentanza, un regolamento che tuteli, imprese, cittadini e turisti”. Lo dichiara il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello, che è stato ricevuto in prefettura insieme al direttore, Francesco Alfieri e al rappresentate degli albergatori di Pachino Edoardo Caldera.

In seguito ai fatti di Marzamemi e di Ortigia il prefetto ha chiesto la collaborazione delle associazioni datoriali per mettere a punto uno schema di autoregolamentazione per le imprese, per incentivare le buone norme di comportamento e far emergere, al contempo, l’abusivismo che ruota attorno ai vari settori che compongono il turismo della nostra provincia.

“Pensiamo di svolgere un ruolo importante per tutto il territorio – ha sottolineato Piscitello -, siamo convinti che in rete, insieme alle forze di polizia, si possa sviluppare una nuova ed efficace piattaforma di lavoro per il benessere e la sicurezza dei cittadini e dei commercianti delle nostre città. Lavoreremo con tutte le altre associazioni maggiormente rappresentative per la predisposizione di un marchio di sicurezza e legalità da sottoporre a sua eccellenza il prefetto di Siracusa. Concordiamo totalmente con il prefetto, la soluzione del problema sicurezza non passa attraverso la militarizzazione del territorio, non avrebbe alcun senso e alcuna efficacia, dobbiamo, piuttosto, lavorare sul senso civico e sul rispetto delle regole. Ritengo – conclude Piscitello – che in questo momento storico si debba creare una vera collaborazione tra le forze sane del territorio e che insieme si possa avviare un nuovo modello di condiviso, esempio per altre realtà del nostro paese”.

Un regolamento che identifichi i requisiti essenziali di una azienda, una compartecipazione pubblico-privata della vita comunitaria per migliorare la qualità della vita dei cittadini, dei commercianti e dei turisti, allo scopo di garantire, dunque, una modalità di erogazione dei servizi più ordinata.

“Ciò che è accaduto a Marzamemi – ha affermato Caldera – non deve oscurare il volto buono e maggiormente conosciuto del borgo. Abbiamo il dovere di sottoscrivere un patto per la legalità che impegni tutta la filiera turistica a rispettare le regole per mostrare al mondo la magia e l’incanto che le bellezze di Marzamemi sanno ancora suscitare”.

04 Maggio 2022 | 11:11
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