«L’istituzione del Parco nazionale degli Iblei non deve essere fermata dalla scarsa lungimiranza di pochi. Il parco infatti non è una idea dell’ultimora. Frutto di una lunghissima concertazione durata oltre 15 anni, la proposta è stata quanto più corale possibile, ha subito tutte le modifiche dovute per le osservazioni pervenute, e ha ottenuto i pareri di tutti gli enti preposti.
Sono finiti i tempi delle proroghe, delle osservazioni, del dibattito. Adesso la legge nazionale n. 222 del 29/11/2007 prevede solo l’istituzione.
Alcuni Sindaci (Ferla, Cassaro, Buccheri, Sortino) si sono recentemente schierati contro il parco. Spiace prendere atto della loro insufficiente voglia di tutelare e valorizzare il patrimonio naturale che resiste. Non gli è bastata l’ultima proroga alla presentazione delle osservazioni: adesso chiedono di fermare l’istituzione del parco. Adesso mettono avanti il vantaggio di pochi a danno di tutti.
Non istituire il parco significherebbe continuare a rispettare i vincoli e le limitazioni già imposte da leggi e regolamenti di riferimento, senza godere dei vantaggi che il parco comporta. Tra i vantaggi economici, anche quello di poter attrarre maggiori fondi pubblici, a cominciare da quelli europei.
Mentre la notorietà dell’Etna è diffusissima, i monti Iblei, pur con la loro ricchezza e varietà, bisogna farli scoprire con fatica. Molti Comuni montani, peraltro, sono oggetto di un lento e continuo spopolamento. Manca una visione di insieme, un marchio che, se opportunamente inserito nel circuito mediatico nazionale e internazionale, darebbe finalmente visibilità al territorio ibleo, attirando flussi turistici, destagionalizzando l’offerta, e conservando il patrimonio irriproducibile. Per il raggiungimento di questi obiettivi l’istituzione del parco degli Iblei è l’unica strada percorribile». Lo dichiara Fabio Morreale
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