«Le nuove casette dell’acqua installate in città nascono nel 2021 con l’idea di inserire un servizio in più nel nuovo bando per la gestione del SII di Siracusa, dotando anche i quartieri più lontani e periferici della possibilità di avere un distributore di acqua potabile vicino casa.
Per abbattere i costi, in un momento in cui alcuni distributori già concessionari avevano aumentato il prezzo da 0.07 a 0.70€/litro, si decise di aggiungere ed assegnare un punteggio extra nel bando alla società che avrebbe offerto il maggior ribasso rispetto al prezzo base imposto di 0.07€/lt.
Per avere la certezza di ottenere quel punteggio, la Siam offrì nella propria proposta tecnica un ribasso del 100%, decidendo di installare le casette e fornire acqua potabile gratis per il periodo limitato alla durata del proprio affidamento pari a 2+1 anni.
L’esempio di un piccolo risultato ottenuto grazie al rispetto di un contratto ricco di interventi, alcuni dei quali si proiettano ben oltre la stessa durata dell’affidamento.
Ma va ricordato che il servizio aggiudicato da SIAM era e resta ad oggi soltanto un passaggio obbligato, temporaneo per transitare il sistema verso il Gestore Unico e l’attuazione del Piano D’Ambito nel cui PEF(Piano Economico Finanziario) sono previsti investimenti e opere (ammortizzabili in 30 anni grazie alla tariffa) per oltre 70.000.000 di euro.
Così se è vero che oggi 31 ottobre 2022 Siracusa perde 30mln di euro di investimenti del PNRR, più del doppio aspettano di essere messi in campo per il rifacimento dell’intera rete idrica e fognaria.
Ma senza una seria presa di coscienza il rischio è di ritrovarsi tra un anno e mezzo a parlare nuovamente di singolo affidamento, ricominciando da zero, tra ricorsi, clausole sociali, mancate opere e un sistema idrico oramai al collasso.
Su questo l’intera classe politica locale, provinciale, regionale e nazionale, dovrebbe intervenire per trovare una via comune nell’interesse dei cittadini, evitando da una parte sterili accuse e dall’altra inverosimili giusificazioni con le quali non è possibile dissetarsi nè tantomeno lavarsene le mani». Lo afferma Carlo Gradenigo, Coordinatore di Lealtà & Condivisione.
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