
Anche quest’anno, ad Augusta, la neonata Associazione IMPRONTE lancia la sua toccante campagna di sensibilizzazione e salvataggio: “Salva un agnello”.
Ideata e promossa dalla Dott.ssa Alessia Giulia Aleppo, presidente dell’associazione e recentemente nominata ‘Consulente al benessere animale e randagismo’ dal sindaco Giuseppe Di Mare, l’iniziativa prevede il salvataggio di venti agnelli destinati al macello, che saranno affidati a famiglie idonee, con spazi verdi e tanto amore da offrire.
Lontano dall’immaginario comune che li vede soltanto come animali da allevamento, gli agnelli sono in realtà esseri dolci, affettuosi e intelligenti, in grado di instaurare legami profondi con l’essere umano, proprio come fanno i cani. “Si rannicchiano sul divano, seguono i loro compagni umani, si affezionano”, racconta Aleppo. E non è un caso che proprio l’agnello sia simbolo della Pasqua: innocenza, purezza, dolcezza.
Ma dietro al consumo pasquale si cela una realtà che pochi conoscono: “Gli agnelli vengono strappati alle madri a solo un mese di vita — spiega Alessia — le pecore madri li seguono disperate, fino a quando salgono sulle camionette dirette al macello”. In alcuni stabilimenti, per calmare i piccoli, vengono impiegate le cosiddette “pecore guida”, addestrate a condurli nella stanza della morte. “Si fidano, smettono di piangere, pensando di aver trovato protezione. Invece, vanno incontro alla fine.”
Con la campagna “Salva un agnello”, chi lo desidera ha l’opportunità concreta di salvare una vita, adottando un cucciolo e offrendogli un destino diverso. È quello che ha fatto Alessandro, infermiere di Catania, che racconta con emozione: “Ho adottato sei agnelli lo scorso anno. All’inizio piangevano in continuazione, cercavano la madre. Ma con amore e pazienza li ho allattati, coccolati, cresciuti. Ora sono adulti, mi seguono, giochiamo insieme, come fossero cagnolini.”
La dottoressa Aleppo non è nuova all’impegno in difesa degli animali: nella sua casa–oasi accoglie e cura anche cincillà, pappagalli e altre creature scartate o maltrattate. Uno di loro, un cincillà paralizzato, oggi cammina grazie a un lungo percorso di fisioterapia. Un altro, un pappagallo con deformazioni gravi, è diventato il compagno inseparabile della figlia di Alessia, chiamandola affettuosamente per nome mentre lei fa i compiti.
L’adozione degli agnelli è possibile solo tra Catania e Siracusa, e avviene previo colloquio, preaffido e monitoraggio, per garantire il benessere degli animali. È richiesto un contributo di 70 euro per ogni agnello, somma destinata al pastore per il riscatto dell’animale.
“Non vogliamo condannare chi li mangerà — conclude Aleppo — ma offrire un’alternativa a chi sente il desiderio di salvarli. Ognuno ha il diritto di fare una scelta consapevole, e noi vogliamo essere una possibilità concreta per chi sceglie la vita.”
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