La società rosanero ricorre in appello contro la sentenza che la retrocede in 3ª serie

Siracusa. Col Palermo in pole position iniziata l’estate dei reclami

di Armando Galea

Rabbia condivisa da un’intera città che si apprestava a festeggiare la vittoria nei play-off e il ritorno nella massima serie e che si ritrova inopinatamente retrocessa a tavolino

Anche se ancora è presto per affermarlo, ma riflettendo a lume di naso,sulla scorta dell’esperienza maturata, non ci vuol molto a capire che per il calcio la stagione dei ricorsi è già cominciata.

A tagliare per primo il traguardo è toccato quest’anno al Palermo che un attimo dopo avere appreso della sentenza del Tribunale Federale nazionale che lo condannava alla retrocessione in C, ha eccepito un difetto di competenza fra il TFN e il Tar del Lazio e chiesto contestualmente iil blocco dei play-off. L’anacronismo di questa sentenza scaturisce dal fatto che la scoperta di bilanci taroccati risale a tre campionati fa, con l’aggravante della continuità. E in tutto questo tempo la CO.VI.SOC. cosa ha fatto? Se poi aggiungiamo le similitudini fra il caso Palermo e il caso Chievo, siamo al cospetto dei due pesi e delle due misure e di provvedimenti ad orologeria.

Almenoché tutte queste coincidenze non siano solo casuali e tutti i dubbi che sono sorti, siano solo figli della cultura del sospetto.

Una cosa è certa; il Palermo che per tante giornate ha soggiornato nei quartieri alti della classifica, non ha la benché minima intenzione di vedersi retrocesso e promette di dare filo da torcere alla Federazione fino al riconoscimento delle sue buone ragioni condivise da un’intera città..Pronto il collegio di difesa composto dagli avvocati Gattuso, Pantaleone, Terracchio e Trinchera che ieri ha fatto ricorso in appello dove si decideranno le sorti della società rosanero. Poche per la verità anche le speranze di un capovolgimento del giudizio di condanna sia da parte del Palermo che di chi s apprestava a varare una squadra competitiva visto che oltre alle migliori escluse fra Trapani, Catanzaro, Catania, ci sono da considerare autentiche corazzate come Avellino, Bari e Foggia che, almeno sulla carta, rappresenteranno le squadre da battere, ammenoché non venga fuori la sorpresa di un’outsider che le metta tutte in fila, com’ è accaduto con la Juve Stabia che lasciando al palo Catania, Trapani e Catanzaro se n’è volata beatamente in B.

di Armando Galea 15 Maggio 2019 | 10:00
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