Anche se la matematica dice che salvezza è ancora in tasca

Siracusa. Via altri quattro punti e la classifica si fa preoccupante

di Armando Galea

Squadra e allenatore morale a pezzi: sette punti in meno non sono bruscolini. E domenica arriva il Catanzaro: tutti al De Simone, gli azzurri hanno bisogno d voi

Dal Tribunale Federale ancora un legnata. Questa volta da capogiro perchè la nuova penalizzazione è di ben quattro punti, anche se la classifica avulsa nei confronti del Bisceglie ci mantiene ancora a galla, obbligandoci però, in chiave salvezza, di fare più punti possibile con Catanzaro e Monopoli.

Il tutto sempre che il TFN non restituisca uno o più punti al Bisceglie per una vicenda di tesseramenti. E se c’è forse una pur remota speranza che un possibile ricorso da parte del Siracusa, ritenuto a torto recidivante, pur trattandosi di una gestione diversa da quella dello scorso anno, venga accolto, inducendo il TFN alla restituzione di un punto, ci sono sempre in agguato i punti che potrebbero essere restituiti al Bisceglie. Ma si tratta sempre di flebili speranze costruite sui “se” e sui “ma” che non fanno dormire sonni tranquilli ai tifosi.

Immaginabile lo stato d’animo della squadra e del suo tecnico che, bene o male sul campo hanno guadagnato trentanove punti sufficienti a stare lontano dal rischio play-out, sia perché sono una lotteria, sia perchè il Siracusa in materia di spareggi non è mai stato un fulmine di guerra.

Ma più delle ormai consuete sanzioni quel che preoccupa è l’orientamento ormai alla luce del sole della F.I.G.C. sul futuro del calcio italiano è che secondo il presidente Gabriele Gravina deve trasformarsi da disciplina sportiva popolare in gioco d’élite, praticabile solo da chi ha soldi a palate. E il Siracusa non ne ha mai avuti e mai forse ne avrà.

tranquilla,mancando alla salvezza matematica, due o al massimo tre punti, e che ora invece dipenderà dall’esito delle due ultime partite che il Siracusa dovrà disputare in casa con il Catanzaro e col Monopoli in trasferta, entrambe impegnate a scalare la classifica e assicurarsi così un primo turno, almeno sulla carta, più facile. E tanto è più ragionevole ipotizzare un maggiore impegno sia dei giallorossi di Auteri che dei pugliesi, tanto più c’è da rimpiangere di non essere riusciti ad uscire indenni dal ”Pinto” di Caserta, complici alcuni svarioni arbitrali che hanno finito col favorire la squadra di Sandro Pochesci. Siracusa che verosimilmente impiegherà questo turno di riposo per concentrarsi sulla penutima partita che resta da disputare e che vedrà il Catanzaro scendere in campo al De Simone per fare il risultato sperando che la Sicula Leonzio renda la vita difficile al deludente Catania di questi ultimi tempi. Compito non facile, quindi, per la squadra di Raciti, sia perché sul Siracusa pende la spada di Danocle della penalizzazione, sia perché agli azzurri nessuno ha mai regalato niente, che per evitare la trappola dei play-out e salvare la categoria, le cui regole, cambiate in corso d’opera hanno tutta l’aria di favorire squadre del nord come Cuneo e Lucchese del girone A, destinate ad incrociarsi con quelle del girone C, ma invischiate nella lotta per non retrocedere solo per essere state penalizzate rispettivamente di 17 e 18 punti, ma che al netto delle sanzioni avrebbero tutti i requisiti tecnici per disputare i play-off. Pazienza,recentemente esonerato. Domani al Ceravolo, per il buon Ezio Raciti è l’occasione buona di far bene, tornare con un risultato favorevole che potrebbe far orientare la società ad affidargli, da qui alla fine del campionato, la prima squadra. Lui fermamente ci spera. E noi gli auguriamo di prendere al volo il pullman della fortuna che riesca a garantirgli la brillante carriera che le sue capacità tecniche meritano.

di Armando Galea 24 Aprile 2019 | 09:31
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