
«I predatori» è un film del 2020 diretto, sceneggiato e interpretato da Pietro Castellitto, ma noi non ci riferiamo al film che in certo qual modo è una rappresentazione classica che si verifica come accadimento nella società odierna ma al reato di predatore che è punito con l’art. 628 c.p. il quale afferma che chiunque per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni.
Ma quanti predatori esistono nella società siracusana? Se dovessimo fare dei distinguo tra reato delinquenziale dettato dalla esigenza di sopravvivenza e reato sociale societario e politico, non è dato sapersi. La politica di gente senza scrupoli, dei colletti bianchi, dell’arrembaggio dei predatori, dei dehors, di una mancata seria organizzazione di pedonalizzazione, trasporti, l’incuria dei monumenti, la gestione di Ortigia, gioiello del Mediterraneo, nelle mani irrefrenabili ristoratori, commercianti, titolari di casavacanze regolari e abusivi, una città allo sbando senza regole, una politica ‘borderline’ che preoccupa non poco i Siracusani.
Quando non si piange più delle sconfitte, è segno che non si crede più nelle vittorie.
I presunti predatori
di Palazzo Vermexio
Come definire i 32 consiglieri comunali che hanno messo le mani nelle tasche dei siracusani e non c’è stato uno solo dei 32 consiglieri comunali a dire: Non possiamo aumentare a dismisura le nostre indennità e farle pagare ai siracusani che sono vessati dalle tasse, che abbiamo rincarato al massimo, e che non sanno come arrivare alla fine del mese.
Tutti d’accordo, lo dicono i fatti: la delibera. E’ un fatto senza precedenti! Nessuna proposta da nessuno. I siracusani dovrebbero ribellarsi, non si possono subire tutte queste vessazioni predatorie oggettive senza far nulla e per i quali non sono puniti con l’art. 628 c.p.. Ma ahimé sarebbero definiti ‘colletti bianchi’ con a capo il ‘Pirata’ dell’Amministrazione.
L’attuale Consiglio comunale in un anno ha fatto più danni degli ultimi 5 consigli comunali che ha avuto Siracusa. Per spiegare nel dettaglio cosa è successo: con la Delibera numero 99 del 4 luglio 2023, il Sindaco Francesco Italia e la sua Giunta hanno scelto di applicare il comma 51 dell’articolo 13 della Legge Regionale 13 del 25 maggio 2022: “Gli enti locali della Regione, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, possono applicare, con oneri a loro carico, i commi 583, 584 e 585 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, numero 234”. Esercitando questa facoltà, Sindaco e Giunta hanno deciso di parametrare l’indennità del Sindaco all’80% del Presidente della Regione Siciliana, aumentando al primo cittadino e, a cascata, ai componenti della sua Giunta, tutte le indennità, come segue: il Sindaco prendeva nel 2023: 9.173,08 euro lorde, e dal 2024 sono diventate 11.040,00, il Vicesindaco prendeva 6.879,81, che dal 2024 sono diventate 8.280,00, l’assessore prendeva 5.503,85, che dal 2024 sono diventate 7.176,00 euro. Complessivamente, nel bilancio del 2024, solo per Sindaco e Giunta Municipale, i siracusani hanno dovuto mettere in bilancio 920.736,00 euro per pagare questi ‘predatori’. Ma non finisce qui. Questa determina comunale sicuramente prevede delle ombre quali: l’illegittimità del provvedimento in contrasto con quello della Regione che prevede solo ed esclusivamente una fase temporale del triennio 2023/2025.
Il provvedimento regionale specifica che i Comuni devono provvedere con oneri a loro carico, (cioè del Bilancio comunale e quindi dei siracusani) l’adeguamento degli importi dei gettoni di presenza dei consiglieri.
Altro punto grave, che qualcuno non ha riflettuto, con l’aumento indiscriminato del gettone di presenza ha permesso nel 2024 ogni Consigliere Comunale percepire assurdamente 2.750 euro mensili a carico dei cittadini vessati da ogni balzello di tributi, che innescherà nelle prossime elezioni un processo involutivo di intendere la politica (che è quella dell’arte nobile di governare), di ricorrere a stratagemmi anche illegali come la corruzione, compravendita, voti di scambio.
Il dubbio che assale ai cittadini i quali si chiedono perché il sindaco, ‘Pirata Scunchiurutu’ dell’Amministrazione, non abbia attuato prima dell’elezione il provvedimento in quanto aventi diritto? Forse perché era sicuro che vincendo le elezioni e non avendo maggioranza in Consiglio, furbescamente (?!?), avrebbe ammorbidito lo stesso Consiglio ed evitando qualsiasi sfiducia nei suoi confronti con compromessi da bottega a scapito della collettività (e i consiglieri maliziosi hanno abboccato all’amo).
Apriamo una parentesi riflessiva: ma al termine del discorso, sorge spontanea la domanda nonché forse dubbio fondato, ma quanti sindaci «Scunchiuruti» abbiamo avuto a Siracusa?
Ma come dice qualcuno, la colpa sarebbe del corpo elettorale che gli avrebbe dato il consenso, quindi dei Siracusani?
Quindi sarebbero loro i Scunchiuruti?
Oppure sarebbero stati raggirati politicamente dall’inganno?
Può essere, anche se questa ipotesi potrebbe vacillare in quanto cittadini ingenui? Discorso lungo che potrebbero rasentare offese pesanti.
Parco Neapolis,
servizi sul banco
degli ‘imputati’
La Regione contesta gravi inadempienze alle imprese (Aditus, Civita, Mondadori Electa e momento) che gestiscono i servizi aggiuntivi nei nostri beni culturali e avvia la procedura di rescissione del contratto. Tace la politica.
Nessuna proroga sarà a loro concessa neanche nel caso in cui la procedura di selezione andrà oltre il 31 ottobre 2024, data di scadenza dell’ultima proroga di cui fruivano Aditus e soci. Va detto che per ben quattro anni, dal 2000 al 2024, al Rti che fornisce al Parco archeologico, al Museo Bellomo, al Castello Maniace i cosiddetti “servizi aggiuntivi” (la biglietteria, il punto ristoro, il bookshop, eccetera) sono state concesse sei, ripeto sei, proroghe del contratto. Con la nomina a direttore del Parco archeologico dell’architetto Carmelo Bennardo la musica è cambiata. Bennardo ha cominciato a controllare le carte, a fare le verifiche, riscontrando una serie di inadempienze che puntualmente sono state comunicate al dirigente generale La Rocca il quale senza indugi e senza incertezze ha preso in mano la situazione, avviando, come si è detto, la procedura di rescissione del contratto.
Si tratta di una clamorosa (e coraggiosa) decisione se si tiene conto dell’enorme potere accumulato dal raggruppamento di imprese (che, come detto, gestiva importanti servizi per il nostro patrimonio monumentale e museale) e delle presunte simpatie politiche e istituzionali locali e non di cui godeva. Da notare infine che, nonostante il rilievo della vicenda, la politica non ha aperto bocca.
Quanti predatori ci siamo dimenticati?
Lo scopriremo in avanti come la Sanità, come più di ieri in provincia va male con la migrazione passiva (di persone sofferenti di patologie), con costi a carico della nostra Asp, nonché con sacrifici economici e personali per i pazienti e loro famiglie costrette alla migrazione. Per non parlare dell’«affaire acqua, rifiuti e trasporti». Siamo sconcertati dalle falsità di certuni siracusani e del ‘Pirata Scunchiurutu’ dell’Amministrazione, ipocriti e fake news del quale hanno impregnato la società siracusana, complici in ‘associazione’ alcuni organi di informazione ‘venduti’. Predatori da quattro soldi: ruba galline… Ma su tutto questo frullato di presunte ruberie di ‘colletti bianchi’, forse abbiamo dato qualche spunto affinché la magistratura si interessi approfonditamente.
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