Augusta. Vigili picchiati per una multa: confermati i domiciliari per il 46enne, scarcerato il fratello ma con obbligo di dimora

di Redazione

La decisione è arrivata al termine dell’udienza presso il Tribunale aretuseo. I due soggetti furono ammanettati dalla Polizia Municipale

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari per il 46enne di Francofonte arrestato in seguito all’aggressione a due agenti della Polizia Municipale, avvenuta lo scorso venerdì. Il soggetto è stato trasferito nella sua abitazione, dove resterà in attesa degli sviluppi giudiziari del caso.

Diversa la posizione del fratello, 37enne e incensurato, coinvolto nello stesso episodio. Il giudice ha disposto per lui la scarcerazione, imponendo però l’obbligo di dimora nel comune di Augusta, dove risiede con la convivente, e il divieto di circolazione nelle ore notturne.

La decisione è arrivata sabato, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto. I due uomini erano stati fermati il giorno prima dagli stessi agenti motociclisti, che si trovavano in servizio e stavano elevando una contravvenzione per sosta vietata a un veicolo non intestato ai due fratelli. L’intervento avrebbe scatenato la violenta reazione, culminata con l’aggressione agli operatori di Polizia Municipale. I due soggetti furono successivamente ammanettati dagli stessi poliziotti della Municipale.

Bonarrigo (Cisl Fp): «Grave intolleranza al legittimo operato degli Agenti»

Sul violento episodio, che ha sconcertato la cittadinanza, interviene il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Mauro Bonarrigo, esprimendo piena solidarietà in favore dei due dipendenti pubblici: “Riteniamo gravissimo l’episodio dell’aggressione ai due agenti di polizia municipale avvenuto ad Augusta. Dal mio personale confronto con Bruna Serra ed Antonio Bonsignore, dirigenti sindacali della Cisl Fp Ragusa Siracusa al Comune di Augusta – ha spiegato Bonarrigo – emerge che l’avvenimento si colloca in un momento storico in cui con il più alto numero di personale a disposizione in ragione delle nuove assunzioni si tenta di garantire il miglioramento dei servizi alla cittadinanza”.

Bonarrigo evidenzia inoltre come l’episodio sia l’ennesimo di una serie ormai divenuta frequente, in maniera diffusa, nelle tante realtà del Pubblico Impiego anche fuori dal nostro territorio ed auspica un cambiamento immediato della rotta. “Oltre alla piena solidarietà ai due lavoratori oggetto dell’ingiustificabile atto di violenza, va comunque messo in evidenza che tali episodi d’intolleranza al legittimo operato dei dipendenti pubblici in diversi ambiti di lavoro non sono, purtroppo, isolati – ha detto il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa – serve un cambiamento culturale che faccia comprendere l’importanza del ruolo e delle funzioni dei dipendenti pubblici nell’ambito sociale in favore della collettività e nonostante tutte le criticità presenti nella loro quotidianità lavorativa.

Registriamo, infatti, l’ordinarietà delle aggressioni verbali nei confronti di chi eroga servizi per il benessere di tutti, che con sempre maggiore frequenza si trasformano anche in attacco fisico. Possa essere per l’elevazione di una multa per strada, piuttosto che per i tempi di arrivo di un’ambulanza o per l’attesa in un pronto soccorso, riscontriamo la facilità con cui si commettono ritorsioni contro operatori che nell’esercizio delle loro funzioni rappresentano lo Stato. La tematica riguardante l’indispensabile equiparazione dei corpi di Polizia Locale alle altre forze di polizia resta al centro dell’interesse della CISL FP che, a livello nazionale, chiede da anni adeguate garanzia normative e di contratto”.

Il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa ha sollecitato dunque un confronto aperto con il sindacato sul tema della sicurezza di chi espleta funzioni pubbliche sul territorio provinciale. “Necessita aprire un confronto vero con il sindacato sulle tematiche della sicurezza di chi lavora, che rivestono carattere di assoluta importanza e di priorità – ha concluso Bonarrigo – con l’obiettivo di avviare un dialogo sociale finalizzato alla riscoperta del senso civico, spesso molto flebile, che si tramuti nel dovuto rispetto ai pubblici uffici. Una questione d’interesse generale e di certa condivisione da parte delle autorità e delle istituzioni sociali che non può più attendere e che non può di certo limitarsi alla semplicistica indignazione e stigmatizzazione di fatti, non più sporadici e sempre più gravi”.

05 Maggio 2025 | 11:21
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