Il 17 marzo 1987, con Decreto del Presidente della Regione Sicilia, venne istituito il Parco dell’Etna, al fine di proteggere l’ambiente e il paesaggio intorno al vulcano attivo più alto d’Europa e di promuovere lo sviluppo ecocompatibile delle comunità locali e del turismo. All’interno del territorio del Parco rientrano 20 comuni, tra i quali quello di Zafferana Etnea. La ridente cittadina, denominata la “perla dell’Etna”, deve tuttavia fare i conti con deprecabile fenomeno l’abbandono indiscriminato di rifiuti, che ne deturpa la bellezza e il decoro.
Dinanzi a questa situazione, riscontrata in diverse località periferiche di quell’area, i Carabinieri della locale Stazione Carabinieri, su autorizzazione della Procura della Repubblica di Catania, mediante l’utilizzo di una videocamera occulta, hanno effettuato numerosi servizi di osservazione, in particolare in via Sguazzera tra le frazioni di Pisano e Fleri, riuscendo a “cogliere sul fatto”, in 4 distinte circostanze, 2 uomini e 1 donna – quest’ultima per ben due volte – residenti a Zafferana e Santa Venerina, intenti a scaricare rifiuti solidi urbani dalla propria autovettura sulla strada, a volte lanciandoli dal finestrino senza neanche scendere dal mezzo.
Le persone identificate dai Carabinieri sono state dunque deferite in stato di libertà all’A.G. competente per i reati di abbandono di rifiuti e deturpamento di bellezze naturali.
L’attività svolta dai Carabinieri di Zafferana Etnea, che già stanno svolgendo queste tipologie di servizio in altre zone del territorio di competenza, si inserisce nell’ambito di una più ampia strategia di contrasto ai reati ambientali, con particolare riferimento all’abbandono di rifiuti e alla realizzazione di discariche abusive, disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania.
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