Nell’elezioni regionali del 2008, Tony Ortisi, ritenuto dagli inquirenti il referente del clan Nardo nel territorio di Augusta, tre testi, tutti citati dalla difesa, hanno escluso che il parlamentare regionale Giuseppe Sorbello, (in foto) abbia mai avuto contatti o abbia mai incontrato il referente megarese.
L’elemento di novità è emerso all’udienza di ieri al processo a carico del deputato ed ex sindaco di Melilli, dello stesso Ortisi, di Maria Concetta Ciulla e di Carmelo Trovato, accusati a vario titolo del reato di voto di scambio aggravato dai presunti collegamenti con il clan Nardo di Lentini, con l’operazione “Morsa 2”, portata a compimento nel dicembre 2012 dai carabinieri del reparto operativo di Siracusa, che provocò lo scioglimento del consiglio comunale di Augusta per infiltrazioni mafiose.
Rispondendo alle domande del pubblico ministero Andrea Ursino della direzione distrettuale antimafia di Catania, Carmelo La Ruota, ex consigliere comunale di Melilli, ha riferito di non avere mai avuto contezza che Sorbello avesse intrattenuto rapporti con Ortisi. Stessa cosa ha detto Massimo Marchese e, soprattutto, Giampaolo Fazzino, l’autista personale del deputato all’Ars. Quest’ultimo ha ribadito di non avere mai accompagnato Sorbello a incontri o appuntamenti con Tony Ortisi o con altri personaggi che ruotavano attorno al clan dei lentinesi.
Il processo è stato aggiornato all’udienza del 5 dicembre prossimo, per l’escussione di altri tre testi citati dalla difesa di Sorbello.
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