Un sabato sera dedicato alla città per condividere un momento unico e assistere a Fedra di Seneca, la perla che conclude il programma della stagione e che debutterà questa sera, alle 19,45. Il 25 giugno, penultima giornata del cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche, la Fondazione Inda ha deciso di dare la possibilità ai siracusani, ai dipendenti delle istituzioni pubbliche e alle associazioni, di assistere all’opera diretta da Carlo Cerciello spendendo solo 15 euro.
Queste agevolazioni, che si aggiungono a quelle precedentemente annunciate, testimoniano la volontà dell’Inda di consolidare il rapporto con la città e le istituzioni festeggiando, con un sabato sera a teatro, una stagione di alto livello e grande partecipazione
Per la replica del 25 giugno, i dipendenti di Prefettura, Sovrintendenza ai Beni culturali, Comune e Forze dell’ordine, tutte istituzioni che collaborano stabilmente con la Fondazione, così come i residenti in città e nei comuni della provincia, potranno acquistare due biglietti al costo di 15 euro ciascuno, esibendo il proprio tesserino o il documento che attesti la residenza. La possibilità di acquistare un ticket d’ingresso a 15 euro sarà concessa, nella sera del 25 giugno, anche alle associazioni che hanno siglato convenzioni con la Fondazione Inda.
Le sorprese per gli spettatori non si esauriscono con le nuove agevolazioni perché giovedì 23, pochi minuti prima del debutto di Fedra di Seneca, si alzerà il sipario sulla prossima stagione e saranno svelati i titoli delle opere del cinquantatreesimo ciclo di rappresentazioni classiche. Al programma ha lavorato l’Inda con il supporto dei tre esperti, Roberto Andò, Massimo Bray e Luciano Canfora che compongono la commissione voluta dal commissario Pier Francesco Pinelli.
Oltre 115 mila presenze e un nuovo record al Teatro Greco di Siracusa. Le rappresentazione classiche si confermano un appuntamento imperdibile per migliaia di persone che anche quest’anno hanno deciso di godersi la magia degli spettacoli allestiti dalla Fondazione Inda. “Questi numeri sono una grande soddisfazione per la Fondazione – ha dichiarato Pinelli -. La stagione è partita con qualche difficoltà ma nonostante questo la risposta del pubblico è stata incredibile con 115 mila 498 persone che hanno scelto di assistere alle rappresentazioni classiche. E’ una dato che dimostra la potenza del Festival di Siracusa e la solidità di quello che si è costruito nel corso degli anni”.
La stagione 2016 della Fondazione Inda si appresta adesso a vivere un altro momento di grande importanza con il debutto di Fedra di Seneca, l’opera che punta sulla traduzione di Maurizio Bettini, la scena di Roberto Crea, i costumi di Alessandro Ciammarughi, le musiche di Paolo Coletta e i movimenti coreografici di Dario La Ferla. A completare lo staff di Cerciello, il regista collaboratore Raffaele Di Florio, l’assistente alla regia Walter Cerrotta e l’assistente scenografo Michele Gigi. Fedra dopo le quattro date a Siracusa andrà in tournée e sarà messa in scena il 31 luglio a Segesta, il 3 e 4 settembre a Taormina, nell’ambito della manifestazione “Anfiteatro in Sicilia” voluta dall’assessorato regionale al Turismo guidato dall’assessore Anthony Barbagallo, e sempre a settembre a Ostia antica.
“Questo spettacolo è un piccolo gioiello – ha detto il commissario straordinario dell’Inda -. E’ stato pensato perché viaggiasse e venisse rappresentato nei teatri di pietra in Sicilia e nel resto d’Italia. Ringrazio l’assessore Barbagallo per le date che effettueremo nell’ambito di “Anfiteatro in Sicilia” e a tutti dico di venire a vedere Fedra perché è uno spettacolo imperdibile”. Protagonisti sul palco saranno Imma Villa (Fedra), Fausto Russo Alesi che interpreterà sia Teseo sia Ippolito, Bruna Rossi (nutrice), Sergio Mancinelli (messaggero), Elena Polic Greco e Simonetta Cartia (prime corifee), Federica Cavallaro, Maddalena Serratore, Nadia Spicuglia e Claudia Zappia (corifee). A completare il cast gli allievi del terzo anno dell’Accademia d’arte del dramma antico.
“E’ un lavoro di grande forza collettiva – ha dichiarato il regista Carlo Cerciello – che mette insieme grandi intelligenze teatrali ed artistiche. Insieme stiamo allestendo una tragedia profondamente moderna lavorando con grande generosità e professionalità. L’opera di Seneca è la tragedia dei grandi intrecci psicologici e delle contraddizioni, troverete in scena una selva che non è solo un luogo fisico ma anche uno spazio mentale, dei grandi conflitti interiori. La nostra sfida e ritengo anche la sfida del teatro contemporaneo è l’ascolto e questo aspetto fa certamente paura ma noi, da artigiani, stiamo lavorando con grandissima dedizione e tanta umanità”.
Il regista, come già fatto da Lavia e Lievi, ha poi lodato i ragazzi della Scuola di teatro Giusto Monaco. “Non ho parole per descrivere il talento e la professionalità di questi giovani”.
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