Il dolore di aver perso una figlia a soli diciotto anni per un terribile incidente. È la tragedia che ha vissuto in questi giorni una famiglia siracusana, affranta per l’infausto destino.
Chiara Adorno, originaria di Solarino, è deceduta pochi giorni fa in un sinistro stradale, la Procura aveva disposto l’autopsia. Dopo l’esame la salma è stata liberata e consegnata alla famiglia per le esequie.
Oggi alle 11,45 il rito funebre nella chiesa madre di Solarino, stracolma di una moltitudine di persone, avvolta in un rigoroso silenzio spirituale, per accompagnare i familiari ed i cari più vicini in un assordante vuoto che pervade questi momenti e che segnerà la vita in maniera indelebile.
È così innaturale e straziante trovarsi al funerale di una ragazza di 18 anni. L’ultimo saluto a Chiara è stato un momento di riflessione per tutti, per i suoi coetanei e per le altre centinaia di persone arrivate a dirle addio, in un’atmosfera commossa e piena di amore.
Le amiche e i parenti di Chiara hanno attorniato la bara della giovane, insieme alla mamma Mariantonietta e il papà Michele e la sorella della giovane studentessa. Una perdita che non lascia in pace i nostri pensieri e di fronte alla quale si può cercare conforto solo nella condivisione del dolore.
Una cerimonia fatta di rispetto per Chiara, le sue vocazioni e la sua vita autentica. La giovane si era trasferita da poco a Catania per cominciare gli studi. Come dicono amici e parenti, distrutti da quanto accaduto, era molto felice della sua scelta. Chiara amava la natura e per tale inclinazione si era iscritta alla facoltà di Scienze Biologiche per provare a fare della sua passione un lavoro. Una vita felicemente programmata, con rettitudine, e che adesso la tragedia ha reso amara.
Sulla sciagura la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta e sono stati indagati, per omicidio stradale, i due 26enni che erano alla guida della moto Honda e della Fiat Punto, che hanno travolto la ragazza. Solo le accurate verifiche potranno affermare se il sinistro poteva essere evitato, in quanto in quel tratto della Circonvallazione di Catania, dove è accaduto l’incidente, è privo di semafori pedonali e sovrappasso ed è una strada a scorrimento veloce, in modo tale da accertare le eventuali responsabilità.
La comunità di Solarino, e tutta la provincia aretusea, viene colpita nel modo più duro dalla piaga degli incidenti mortali, una spada di Damocle sulle nostre coscienze.
“Non ci sono parole ma solo lacrime e dispiacere. Ciao Chiara”, affermava a nome di tutti il primo cittadino di Solarino.
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