Siracusa. ZES e investimenti: leva strategica per la crescita della Sicilia

di Redazione

Confindustria e Intesa Sanpaolo presentano a Siracusa l’accordo per sostenere le imprese dell’isola: 6 miliardi destinati al comparto produttivo siciliano entro il 2028

La Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno al centro di una strategia di rilancio per la Sicilia. È questo il tema dell’incontro che si è svolto nella sede di Confindustria Siracusa, organizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, con la partecipazione di una folta platea di imprenditori e rappresentanti del mondo produttivo.

Dopo i saluti del presidente Gian Piero Reale, del direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo Giuseppe Nargi e del presidente di Confindustria Sicilia Gaetano Vecchio, Salvio Capasso, responsabile del Servizio Economia delle Imprese e del Territorio di SRM – Centro Studi Intesa Sanpaolo, ha illustrato il ruolo della ZES Unica come leva per attrarre investimenti, migliorare la competitività e favorire la transizione sostenibile del sistema produttivo isolano.

Alla tavola rotonda sono intervenuti Natale Mazzuca, vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno, e Giuseppe Romano, coordinatore della Struttura di Missione ZES Unica del Mezzogiorno, che hanno sottolineato le opportunità offerte dal nuovo quadro normativo per stimolare insediamenti produttivi e modernizzare le imprese già presenti sul territorio.

L’iniziativa si inserisce nel programma di presentazione del nuovo accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, firmato a gennaio da Emanuele Orsini e Carlo Messina, che mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 40 miliardi riservati al Sud e 6 miliardi destinati alle imprese siciliane.

«Il rinnovato accordo con Confindustria, che mette a disposizione delle imprese siciliane 6 miliardi di euro sui 40 complessivi del plafond relativo al Sud Italia, ci permette di rafforzare il sostegno al tessuto produttivo dell’isolaha dichiarato Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo –. Il sistema economico regionale è caratterizzato dalla presenza di PMI molto dinamiche, componente essenziale delle filiere industriali del Mezzogiorno. Intesa Sanpaolo si rivolge a queste aziende per aumentarne la competitività, sfruttando la leva strategica della ZES Unica e offrendo soluzioni di finanziamento dedicate per incentivare nuovi investimenti sostenibili».

Sulla stessa linea, Gian Piero Reale, presidente di Confindustria Siracusa, ha sottolineato: «Questo accordo rappresenta un passo concreto per rafforzare la competitività delle nostre imprese, in particolare delle PMI, che ricoprono un ruolo essenziale nel sistema produttivo siracusano e siciliano. Attraverso la ZES Unica e il sostegno di Intesa Sanpaolo, vogliamo creare le condizioni per nuovi investimenti, favorendo la crescita sostenibile e l’innovazione. Le piccole e medie imprese devono poter accedere con facilità a strumenti finanziari e opportunità di sviluppo che le aiutino a crescere, innovare e internazionalizzarsi. Solo così potremo valorizzare pienamente le potenzialità del nostro territorio e generare occupazione di qualità».

Il protocollo presentato consolida una collaborazione avviata nel 2009 tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, che in quindici anni ha mobilitato 450 miliardi di euro di credito a sostegno del sistema produttivo nazionale. Le nuove direttrici dell’accordo includono la valorizzazione della ZES Unica del Mezzogiorno, lo sviluppo di settori tecnologici avanzati come aerospazio, robotica e intelligenza artificiale, la transizione sostenibile e il supporto a startup e PMI innovative.

Con la tappa siracusana, prende avvio il ciclo di incontri dedicato alle imprese del Sud, a conferma del ruolo strategico del Mezzogiorno e della Sicilia nel rilancio dell’economia italiana.

21 Ottobre 2025 | 12:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA