
“Sono abituato a rispondere con gli atti e con i documenti. Non sono interessato a polemiche di bassa lega: mi interessano i fatti, le responsabilità e la tutela della salute pubblica”. Lo dichiara l’on. Luca Cannata, Vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, replicando alle recenti dichiarazioni a difesa del Direttore Generale dell’ASP di Siracusa, rese da esponenti di varie forze politiche, tra cui l’on. Auteri (DC), l’on. Gennuso (FI), il consigliere comunale Germano (Noi Moderati) e la stessa Direzione dell’Azienda Sanitaria.
“La mia richiesta di attivazione di un’ispezione e di eventuali procedimenti disciplinari, trasmessa il 9 ottobre alle massime autorità regionali e nazionali, nasce da atti ufficiali e da gravi omissioni, non da valutazioni personali. È un dovere istituzionale verso il mio territorio, che vive in una delle aree industriali più esposte d’Europa, con un rischio sanitario e ambientale riconosciuto anche a livello nazionale”.
“A luglio – precisa Cannata – a seguito dell’incendio presso l’impianto ECOMAC di Augusta, ho trasmesso una prima nota all’ASP, seguita da una seconda richiesta formale. L’ASP ha risposto con allegati e dichiarazioni, ma si è trattato di risposte parziali e generiche, non adeguate alle richieste operative e sanitarie avanzate. Nessuna reale attivazione di misure, nessun piano sanitario, nessuna informazione tempestiva alla popolazione. E in un territorio come Siracusa, ciò è semplicemente inaccettabile”.
È stato necessario inviare una terza diffida formale, aggravata dal fatto che anche la Regione Siciliana, attraverso il Capo di Gabinetto del Presidente della Regione e il Direttore Generale dell’Assessorato alla Salute, ha chiesto risposte all’ASP, rimaste tuttavia senza riscontro.
“In un contesto così fragile – prosegue Cannata – un’Azienda Sanitaria non può limitarsi a inoltrare i dati ARPA. Deve informare i cittadini, attivare la sorveglianza epidemiologica, coinvolgere i medici di base, le scuole e i Comuni. Nulla di tutto questo è stato fatto in modo serio. L’ARPA ha agito con tempestività e trasparenza; l’ASP invece si è trincerata dietro comunicazioni formali e incontri di facciata. Una gestione arrogante e insufficiente, che oggi qualcuno tenta pure di difendere.”
“Chi sceglie di difendere l’indifendibile – aggiunge Cannata – non difende la salute pubblica, ma la propria poltrona o quella di un amico. La provincia di Siracusa merita dirigenti che agiscano con umiltà e senso del dovere, non con arroganza e presunzione di intoccabilità. Chi pensa di coprire tutto con difese politiche d’ufficio o con qualche favore di facciata sbaglia indirizzo: la salute è una cosa seria e non si baratta per riconoscenza o appartenenza”.
Cannata replica con fermezza anche ai politici che, “ignorando la materia sanitaria, tentano di ridurre una questione di salute pubblica a una disputa da giornale. Invece di studiare i dossier e leggere gli atti, qualcuno preferisce fare propaganda. Chi parla di ‘allarmismi’ o di ‘offese alle istituzioni’ dimostra solo di non conoscere i fatti o di volerli distorcere. Le mie richieste si fondano su tre note ufficiali, due diffide e altrettanti solleciti regionali rimasti inevasi. È tutto agli atti. Se qualcuno vuole smentire, lo faccia con i documenti, non con gli slogan”.
“Io difendo la salute dei cittadini, non la carriera di nessuno – sottolinea il deputato di FdI. Chi vuole continuare a coprire l’inefficienza si assuma la responsabilità davanti ai cittadini. Se qualcuno – come il Direttore Generale Caltagirone, insieme a Gennuso, Auteri e Germano – pensa che con attacchi coordinati o intimidazioni mediatiche possa mettermi a tacere, si sbaglia di grosso.
Se ritiene che abbia detto qualcosa di non vero, vada pure nelle sedi competenti: io porterò con me gli atti, le carte e le testimonianze di ciò che in questi mesi ho visto e ascoltato. Il vaso è colmo e non tollererò più atteggiamenti a scapito della cittadinanza e del territorio. La salute è un bene da difendere con i fatti, con la trasparenza e con rispetto per i cittadini”, conclude Cannata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA