Siracusa. Una tragedia ‘culturale’, disabile umiliata al museo ‘Paolo Orsi’: bigliettaia e il capo infrangono la legge

di Redazione

Siamo al museo Paolo Orsi, identificato come uno dei principali musei archeologici d’Europa, ma dove di certo il buon senso e il rispetto delle leggi non sembrerebbero essere di casa

In foto: il museo Paolo Orsi a Siracusa

Tante le difficoltà che le persone con fragilità affrontano quotidianamente nel loro percorso di vita.

Sarebbe sempre auspicabile “mettersi nei panni delle cittadine e dei cittadini con disabilità”, tale comportamento mostrerebbe un consono esercizio di democrazia e di educazione civica oltreché sensibilità e rispetto.

Tutto questo però non è accaduto a Siracusa. Siamo al museo Paolo Orsi, identificato come uno dei principali musei archeologici d’Europa, ma dove di certo il buon senso e il rispetto delle leggi non sembrerebbero essere di casa.

Una situazione paradossale: una cittadina chiede di entrare per una visita al suddetto museo. E’ una persona affetta da disabilità, ha viaggiato molto negli anni e visitato tanti musei ma proprio presso il Paolo Orsi ha trovato l’irrazionale vicissitudine.

La dinamica alla biglietteria del Paolo Orsi

“Davanti all’evidenza della mia disabilità, sono costretta sua una sedia a rotelle – spiega la cittadina intervistata da Repubblical’addetta alla biglietteria ha richiesto un certificato che l’attestasse. Io e chi era con me le abbiamo fatto notare che in nessun altro museo, monumento o parco archeologico ci avevano chiesto un documento che comprovasse ciò che era palese a chiunque ma non a lei, che ha messo in dubbio ciò che avevamo detto riguardo alle nostre esperienze passate continuando a ripetere: “Me lo chiede il computer”, come se non avesse la capacità e il buon senso di comprendere l’illogicità della sua richiesta o la possibilità di aggirare un eventuale sistema telematico che, a differenza di un umano, non può capire quanto sia insensato pretendere qualcosa che confermi ciò che è lapalissiano.

Davanti all’ostinazione della bigliettaia abbiamo chiesto di parlare con un suo superiore che, solo dopo un’accesa discussione, ha concesso l’ingresso gratuito con l’esibizione della carta d’identità”, conclude la cittadina affetta da disabilità e intervistata da Repubblica.

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Le disposizione di legge trasgredite al museo

Il dm 507/97 prevede che ci sia la gratuità del biglietto in favore di “cittadini dell’Unione europea portatori di handicap” e anche per un loro accompagnatore ma anche per quest’ultimo accade l’impensabile. Sempre al museo Paolo Orsi, la bigliettaia, in spregio alla legge, ha fatto pagare il biglietto all’accompagnatore autorizzato della disabile summenzionata.

Il decreto ministeriale del 1997 prevede la gratuità anche per “un loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria” che accompagni una persona con disabilità che intenda visitare un monumento o un museo ma a Siracusa accade un’oscenità culturale senza precedenti.

Questo territorio, colmo di bellezze, è costretto a convivere con l’inettitudine culturale, intrinseca e radica, che porterà Siracusa all’oblio.

‘Sicilia Turismo per Tutti’: discriminazione al museo, chiedano scusa

L’associazione “Sicilia Turismo per Tutti“ esprime profondo sconcerto e dispiacere per l’episodio di discriminazione nei confronti di una persona con disabilità motoria verificatosi al Museo Paolo Orsi di Siracusa.

Secondo quanto raccontato dagli organi di stampa, alla persona in questione sarebbe stata richiesta la documentazione a comprova del proprio stato di disabilità motoria per poter usufruire dell’ingresso gratuito previsto dalla legge.

“Sicilia Turismo per Tutti” auspica che ogni qualvolta la disabilità è evidente, il buon senso dovrebbe indurre a ritenere non necessarie ulteriori prove per essere riconosciuta.

L’associazione spera che la direzione del Museo Paolo Orsi di Siracusa e i responsabili della biglietteria vorranno scusarsi pubblicamente con la persona coinvolta e confida che episodi del genere non accadano mai più .

E’ ora di un definitivo cambio culturale per garantire alle persone con disabilità il pieno e incondizionato godimento dei propri diritti, a partire dal diritto di fruire dei beni culturali senza discriminazioni e ostacoli.

“Sicilia Turismo per Tutti“ si dichiara disponibile per un confronto costruttivo con la direzione del Museo Paolo Orsi e con le istituzioni competenti, al fine di promuovere una cultura dell’accessibilità e dell’inclusione che sia davvero rispettosa dei diritti di tutti.

04 Luglio 2024 | 17:41
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