Il direttivo dell’Osservatorio Civico è tornato ad occuparsi della mancata apertura del Padiglione, realizzato già un anno fa presso l’ospedale Umberto I e costato circa 7 milioni di euro.
Francamente non si comprendono i motivi che continuano ad impedire di rendere fruibile la nuova struttura, i cui lavori sarebbero stati ultimati già da parecchio tempo presso l’area dell’ex parcheggio dell’ospedale di Siracusa.
Il nuovo padiglione è di forma rettangolare, con una superficie lorda per ogni piano di 633 metri quadrati, oltre gli ingombri della scala esterna di sicurezza e dei due montalettighe e ha un’altezza di 9,10 metri. L’edificio è a corpo triplo, su due piani: al piano terra doveva essere ubicato il pronto soccorso, mentre al primo piano si trovano le terapie intensive, con diciotto posti.
Peraltro, l’Osservatorio Civico ricorda di aver già evidenziato che per l’accesso carrabile per le emergenze sia stato previsto un nuovo ingresso, posto lungo la via del Santuario, reso alquanto problematico da un’ampia pista ciclabile, che restringe notevolmente la carreggiata per autovetture e mezzi di soccorso.
L’importo dei lavori del padiglione, che erano stati consegnati all’impresa nell’aprile di ben tre anni fa e che sarebbero dovuti durare poco tempo, è stato di più di 6 milioni e 600mila euro e sul sito dell’impresa sono inserite da parecchi mesi immagini di sale moderne ed accoglienti, con la presenza di attrezzature e strumentazioni ultramoderne già installate e quindi, presumibilmente, pronte per essere utilizzate.
E l’Osservatorio Civico torna a reclamare con forza anche l’immediato ritorno a Siracusa del reparto di Oncologia, nei locali dove si trova attualmente il pronto soccorso, visto che il permanere della sua permanenza ad Avola, che avrebbe dovuto essere solo temporanea, sta provocando disagi sempre più pesanti a diverse centinaia di pazienti e alle loro famiglie. Il pronto soccorso di Siracusa deve poter disporre di locali degni di un reparto che accoglie i pazienti in situazioni spesso di emergenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA