Una storia di grande solidarietà umana quella di un uomo di nazionalità polacca, S.I. di anni 48, senza fissa dimora che lo scorso 24 aprile di notte viene investito da un’auto mentre attraversa la strada, soccorso dall’ambulanza del 118 e subito trasporto al pronto soccorso viene guarito in due mesi di ricovero.
L’uomo aveva riportato un trauma cranico con frattura ossa nasali e
trauma toracico con fratture costali multiple; politrauma agli arti inferiori con fratture della tibia sinistra e frattura-lussazione della caviglia destra.
Nel decorso viene attivata la terapia con la trazione transchelestrica al calcagno destro (immediata il 28-04) con terapia antibiotica (in preparazione intervento).
Dopo 4-5 giorni di degenza all’uomo insorge la malattia ensematica tipo morbillo con conseguente isolamento e terapia specifica. Si sospende immediatamente la procedura per l’intervento chirurgico ortopedico ma il paziente resta ricoverato nel reparto di Ortopedia.
Dopo averlo curato e trascorso oltre due mesi di ricovero lo scorso 7 giugno viene sottoposto ad intervento ortopedico di riduzione e sintesi delle fratture e regolare dimissioni dopo 7 giorni che non avviene. Si apre un caso di un tragico caso di solidarietà. In quanto l’uomo senza fissa dimora non si riesce a dimettere perché il servizio dell’Asp per il ricovero in RSA (Residenze sanitarie assistite) non da parere favorevole. E’ intervenuta l’assistente sociale ed è stato interessato il Comune senza esito. Il caso umano, soccorso, aiutato e guarito, adesso si è trasformato in un dramma vero e proprio per le casse della sanità in quanto l’uomo da 20 giorni resta ricoverato in ortopedia occupando impropriamente un posto letto (dal costo sanitario di 800 euro al giorno) perché i servizi territoriali non lo prendono in carico. L’appello alle associazioni di volontariato alle case famiglie per accogliere quest’uomo che dopo aver ricevuto le giuste cure occupa un posto letto che potrebbe essere preso in consegna a qualsiasi altro paziente in cura.
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