D a pochi giorni avevo rivolto un invito alle istituzioni preposte affinché alzassero la guardia su una serie di intimidazioni che si erano verificate in città a partire dalla scorsa estate e che davano il senso del pericolo al quale la città è esposta. Apprendo, quindi, con soddisfazione che recenti indagini hanno portato all’individuazione ed all’arresto degli autori dell’odioso attentato incendiario subito dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo al quale rinnovo la mia solidarietà». Lo dichiara Ezechia Paolo Reale, candidato sindaco di Siracusa.
• Relativamente alla nota circa l’arresto di quattro presone presunte mandanti dell’attentato incendiario ai danni dell’auto del sindaco Giancarlo Garozzo avvenuto nel novembre del 2017, il candidato sindaco di Siracusa Fabio Moschella ha dichiarato:
“Mi congratulo con i Carabinieri i e la magistratura per l’operazione. Colgo l’occasione per ribadire che la convivenza civile e lo sviluppo ordinato della vita economica della città di Siracusa passa attraverso il rispetto delle regole, sia nelle concessioni di servizi pubblici (come il caso della gestione dei parcheggi) sia in ogni aspetto delle attività imprenditoriali, fra privati come che fra questi le le istituzioni pubbliche».
• “Esprimo grande soddisfazione per l’operazione dei Carabinieri di Siracusa che ha portato all’individuazione dei presunti responsabili dell’attentato incendiario che distrusse l’auto del Sindaco Garozzo”. Così Giovanni Randazzo, candidato sindaco della lista Lealtà e Condivisione X Siracusa. “Gli episodi criminali che negli ultimi mesi hanno colpito la nostra città e le minacce e le intimidazioni che hanno dovuto subire il Sindaco e l’assessore alla mobilità del Comune di Siracusa, sono fatti gravissimi che non possono essere tollerati”. “Un plauso dunque ai Carabinieri che hanno assicurato alla giustizia i posteggiatori abusivi presunti responsabili del rogo e delle minacce”. “Una vittoria della legalità e di tutti i soggetti ed i cittadini che lottano ogni giorno contro qualsiasi tipo di deriva criminale”.
• “Nel rinnovare la solidarietà a Giancarlo Garozzo e nel complimentarmi con l’Arma dei Carabinieri per l’arresto dei presunti mandanti del grave atto intimidatorio a danno del sindaco, ritengo che questa vicenda ci dia elementi ulteriori per rilanciare l’allarme legalità e “nuove mafie” in questa campagna elettorale”, lo ha detto il candidato sindaco per #siracusaoltre2018 Fabio Granata. Che ha aggiunto: “Vorrei capire se tra gli arrestati, che l’autorità giudiziaria ci dice essere posteggiatori abusivi, ci fossero elementi interessati a cooperative promosse in piena campagna elettorale da qualche forza politica o da qualche candidato a sindaco. Sarebbe straordinariamente grave”.
• «Non posso che complimentarmi con il lavoro svolto dalle forze dell’ordine sia sulle varie intimidazioni verificatesi nel nostro territorio sia nella celerità delle indagini che hanno portato all’individuazione ed all’arresto degli autori dell’increscioso attentato incendiario ai danni del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo» – a dichiararlo è il candidato a Sindaco di Siracusa Francesco Italia.
«Un atto da condannare come da condannare sono le molteplici dichiarazioni di “solidarietà”, tristemente espresse sui social anche da alcuni candidati di liste che corrono alle prossime elezioni. Nessuna solidarietà verso chi ha prima minacciato e poi incendiato l’autovettura del Sindaco Garozzo. Qualsiasi atto intimidatorio come qualsiasi atto di violenza è sempre ed assolutamente da condannare» – conclude il candidato a Sindaco, Francesco Italia.
• Silvia Russoniello (M5S) candidato a sindaco, su arresti autori incendio auto Garozzo: «Un plauso anzitutto all’ottimo lavoro condotto dai Carabinieri. Spiace però ricordare come alcuni degli arrestati vennero recentemente difesi da alcuni consiglieri comunali durante il dibattito sul daspo urbano. Sino al punto di entrare nel programma elettorale di qualche candidato. La legalità non si compra un tanto al chilo e non dovrebbe essere barattata per una manciata di voti. Mai».
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