
È rottura all’interno del Partito Democratico della provincia di Siracusa.
Un gruppo di componenti dell’Assemblea Provinciale ha firmato un duro documento di censura contro il Segretario Provinciale, accusandolo di gravi responsabilità nella gestione della recente fase congressuale per l’elezione dei segretari di circolo, in particolare quello del capoluogo.
Nel testo, si denuncia “una pessima gestione politica e organizzativa” condotta dal Segretario assieme al Commissario per il Congresso Regionale. A essere messo sotto accusa è, soprattutto, l’atteggiamento partigiano tenuto dal Segretario provinciale, che — secondo i firmatari — avrebbe “violato il proprio ruolo di garanzia” sostenendo apertamente uno dei due candidati alla segreteria cittadina.
Una scelta che, secondo quanto riportato nel documento, avrebbe contribuito ad aggravare una già profonda spaccatura interna, determinando la crisi della maggioranza che lo aveva sostenuto e il venir meno della fiducia politica nei suoi confronti.
Ma le critiche non si fermano qui. I firmatari accusano il Segretario di aver avallato un ricorso “infondato e strumentale” mirato a ribaltare l’esito democratico del congresso, portando all’esclusione del voto online. Una decisione che, di fatto, avrebbe impedito a “decine di giovani democratici e lavoratori impossibilitati a partecipare fisicamente” di esercitare il proprio diritto di voto.
“Un atto grave”, scrivono i componenti dell’Assemblea, “che ha alterato il libero e pieno esercizio del confronto congressuale, compromettendo la credibilità, l’autorevolezza e il ruolo politico del Partito Democratico siracusano”.
Il documento denuncia anche una situazione generale di “debolezza e frammentazione politica” dovuta all’assenza prolungata di una leadership condivisa e riconosciuta a livello provinciale, con effetti devastanti sulla coesione interna e sulla rappresentanza del partito nel territorio.
Alla luce di queste criticità, i firmatari chiedono “una rigorosa verifica politica” sull’operato del Segretario e lo invitano a una riflessione profonda sull’opportunità di proseguire il mandato, auspicando una rigenerazione politica e programmatica della segreteria.
L’appello si estende anche ai livelli superiori del partito: gli organi regionali e nazionali del PD vengono sollecitati a intervenire con urgenza per ristabilire correttezza, trasparenza e rispetto delle regole democratiche nella vita interna del partito siracusano.
Il documento si conclude con la richiesta formale di mettere ai voti la mozione di censura durante la prossima seduta dell’Assemblea Provinciale.
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