Siracusa. Tagli alla sanità aretusea, strage di posti letto e il limbo sul Dea per il nuovo ospedale: l’assessore Faraoni convocata a Roma

di Redazione

L'affondo di Nicita (PD): "Un piano squilibrato, penalizzante e lesivo del diritto alla salute dei cittadini siracusani. Ci aspettiamo risposte chiare dall’assessore regionale Faraoni"

L’assessora regionale alla Sanità della Sicilia, Daniela Faraoni, sarà ascoltata il prossimo 30 luglio dalla Commissione bicamerale per il contrasto agli svantaggi derivanti dall’insularità, in merito ai tagli previsti nel piano di riordino della rete ospedaliera regionale, con particolare riferimento alla provincia di Siracusa.

L’audizione è stata fissata a seguito dell’interrogazione parlamentare presentata dal senatore Antonio Nicita (PD), vicepresidente del gruppo dem a Palazzo Madama. “Ringrazio il Presidente Calderone per aver dato immediato seguito all’interrogazione depositata”, ha dichiarato Nicita, che da settimane denuncia pubblicamente quello che definisce “un piano squilibrato, penalizzante e lesivo del diritto alla salute dei cittadini siracusani”.

Secondo i dati del nuovo piano sanitario regionale, la provincia di Siracusa vedrebbe una riduzione netta di 25 posti letto per acuti, a fronte di un aumento di appena 8 posti letto per post-acuti. Una rimodulazione che ha suscitato forti critiche da parte delle istituzioni locali, degli operatori sanitari e della cittadinanza.

Tra le strutture più colpite ci sarebbe l’ospedale di Lentini, destinato a perdere 22 posti letto, inclusi quelli del reparto di geriatria, fondamentale in un’area con forte presenza di popolazione anziana. Ad Avola, il taglio previsto è di 13 posti per acuti, mentre a Noto si prospetta il ridimensionamento dell’unità di Ortopedia e Traumatologia, considerata un’eccellenza a livello nazionale, nonché un taglio netto al reparto di riabilitazione.

Augusta guadagnerebbe 10 posti in geriatria, ma subirebbe comunque un taglio di 4 posti tra oncologia e otorinolaringoiatria. Infine, a Siracusa, sebbene sia previsto un potenziamento della terapia intensiva (da 38 a 44 posti letto), il saldo complessivo appare negativo a causa della perdita di 16 posti in terapia semintensiva.

Al centro dell’interrogazione del senatore Nicita anche la questione del nuovo ospedale di Siracusa, con dubbi espressi sulla tempistica di realizzazione, la disponibilità delle risorse e, soprattutto, la classificazione del presidio come Dea di II livello, ritenuta indispensabile per garantire un’adeguata offerta sanitaria nel territorio.

“La provincia di Siracusa è tra le più penalizzate del nuovo piano, e questo è inaccettabile – ha aggiunto Nicita –. Non si può parlare di perequazione territoriale o di contrasto agli svantaggi dell’insularità mentre si depotenzia una rete sanitaria già fragile. Ci aspettiamo risposte chiare dall’Assessora Faraoni”.

La seduta del 30 luglio rappresenterà un momento cruciale per fare luce sulla strategia sanitaria del governo regionale e sulla sua ricaduta in un’area considerata strategica per gli equilibri della sanità siciliana.

23 Luglio 2025 | 06:45
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