
Il quadro politico siracusano si muove con nuovi assetti e una manovra destinata a lasciare il segno: secondo alcuni rumors accreditati Enzo Vinciullo, ex deputato regionale e figura di primo piano della politica aretusea, sarebbe ormai prossimo ad entrare ufficialmente nella Democrazia Cristiana guidata da Totò Cuffaro.
Non si tratta solo di un’adesione simbolica: per Vinciullo si prefigurerebbe un ruolo chiave nella ristrutturazione del partito e nella competizione per le prossime regionali.
Da protagonista civico a stratega democristiano
Dopo anni trascorsi tra movimenti civici e posizioni di rilievo nella Lega e in “Prima l’Italia”, Vinciullo sarebbe più che propenso a rientrare nel solco moderato-cristiano che ha contraddistinto le sue origini politiche. A favorire il passaggio sarebbe stato Salvatore Andolina, coordinatore provinciale della DC e assessore ad Avola, che sta tessendo una rete di alleanze per rilanciare il partito a livello locale.
Secondo fonti interne, l’incontro tra Vinciullo e Cuffaro avvenuto a Siracusa ha confermato la volontà di entrambi di lavorare insieme a una piattaforma politica strutturata e competitiva, in grado di guadagnare spazio nel centrodestra siciliano.
Il ruolo previsto: candidato e organizzatore
Enzo Vinciullo non sarà una comparsa. La DC lo avrebbe individuato come candidato di punta per un seggio all’ARS, ruolo per il quale gode di ampia riconoscibilità e di una rete consolidata. In parallelo, sarà il motore della riorganizzazione territoriale del partito a Siracusa, affiancando i coordinatori già attivi come Gaetano Penna e Carlo Auteri.
“Abbiamo bisogno di esperienza, visione e legami autentici con il territorio”, avrebbe affermato Cuffaro durante la riunione operativa tenutasi nel capoluogo. Vinciullo incarna questi tre elementi, e la sua candidatura rappresenterebbe una garanzia di visibilità e competizione per la DC nel panorama elettorale frammentato della provincia.
Obiettivo: contendere i seggi nel caos del centrodestra
La mossa arriva in un momento in cui il centrodestra siracusano è diviso e affollato: Forza Italia fa leva sul deputato Riccardo Gennuso, il partito Grande Sicilia (ex MPA) su Peppe Carta, Fratelli d’Italia sul parlamentare nazionale Luca Cannata.
La DC punta a inserirsi come terza via credibile tra i poli, aggregando moderati, civici e scontenti delle altre forze. L’ambizione non è nascosta: ottenere almeno un seggio all’ARS, intercettando il consenso di un elettorato cattolico, pragmatico e deluso dalle lacerazioni interne al centrodestra.
Una candidatura che può cambiare gli equilibri
Il ritorno operativo di Vinciullo in un partito strutturato come la DC — dopo anni di alternate militanze e la sempre solerte azione profusa in movimenti autonomi — segna un potenziale cambio di passo nell’intero scacchiere siracusano. Potrebbe non solo rilanciare lo “Scudo crociato”, ma anche influenzare i tavoli provinciali e la definizione delle coalizioni in vista delle amministrative del 2026.
Connubio tra tradizione e strategia
L’asse Cuffaro–Vinciullo, con la regia operativa affidata ad Andolina, si configura come una delle principali novità nella politica siciliana. Un connubio tra tradizione e strategia, volto a restituire centralità a una classe dirigente moderata, che punta a governare non solo con le sigle, ma con la solidità del radicamento e del dialogo territoriale.
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