Aggredita dalla speculazione anche l’ex piazza d’armi di Castello Maniace-caserma Abela. Una costruzione sta nascendo nel bel mezzo del piazzale, anzi ex piazzale ormai. Per quanto se n’è appreso vi saranno realizzati un bar, un ristorante, forse anche una discoteca. E addio dignitosa e riguardosa fruizione dell’antico monumento. La piattaforma è già costruita. Il montaggio delle sovrastrutture è già in corso. Tra breve il nuovo mostro sarà già servito. E i siracusani “babbi” continuiamo a ingoiare»; così in una nota il Direttivo della Sezione di Siracusa di Italia Nostra.
«Dalla storia abbiamo ereditato una città splendida per posizione, cultura, architetture, patrimonio dei siracusani e del mondo.
«La Contemporaneità si distingue per l’indifferenza ai valori ed ai segni del passato, anche quelli più meritevoli di attenzione e di rispetto.
«Così è accaduto per lo storico Palazzo delle Poste, la cui qualità architettonica non è bastata a fermare le deturpanti sopraelevazione che stroncano lo slancio delle eleganti torri laterali e sfiatatoi e camini che troneggiano sul pregevole prospetto di Levante.
Così potrebbe accadere per un altro pregiato pezzo storico dell’architettura cittadina, il palazzo della Camera di Commercio, su cui incombe la spada di Damocle di un famigerato “concorso di idee” per un nuovo utilizzo (!).
«Così stava per accadere per la deliziosa spiaggetta di Calarossa; il pericolo è stato scongiurato da un gruppo di valenti legali che hanno preso di petto la questione, fortemente sostenuti dalla pubblica opinione.
«Così sta per accadere alla gloriosa Piazza d’Armi dell’ex Caserma Abela, arioso ed incantevole spazio “vista mare” tra la Caserma e il Castello Maniace, uno dei monumenti-simbolo della città.
«Sembra già essere in atto una concessione a privati per l’utilizzo della vasta area dove, ci dicono essere già stata realizzata una piattaforma in cemento armato. E chissà cos’altro e quant’altro, a seguire!
«E’ facile dedurre che a causa di tale concessione l’accesso al Castello si ridurrà ad un imbuto che precluderà la vista del mare impedendo al visitatore la corretta percezione del grandioso contesto ambientale in cui il Castello fu allocato.
Che non è certo il massimo del decoro e della corretta fruizione di un sito di così alta valenza architettonica e paesaggistica.
«Vale anche la pena spendere due parole per il budello di Via Landolina, spesso intasato da un abusivismo commerciale recidivo a multe e sequestri di merce che, oltre al decoro, pregiudica anche la sicurezza delle torme di turisti che, a tutte le ore, percorrono la strategica stradella.
«Siracusa sembra essere diventata la città dove tutto è “a disposizione”; anche ciò che è, per la Storia e per il Diritto, patrimonio dei cittadini siracusani e del mondo. Avere in concessione pubbliche proprietà, siano esse Demanio o altro, non è più un problema.
La Soprintendenza ha dato anch’essa parere favorevole all’operazione “Piazza d’Armi”?
Sembra veramente paradossale, ma è pura realtà di questi ultimi tempi, dovere constatare come le Autorità preposte approvino concessioni a lungo periodo di ogni genere senza tener conto della loro invasività e dell’impatto sul delicato tessuto storico-artistico della parte più importante del nostro territorio, vedi solarium Aretusa.
Ancora una volta quindi, Italia Nostra è costretta ad intervenite per segnalare queste gravi manomissioni culturali ed estetiche, nel rispetto dell’eredità di un passato grande e prestigioso, ed a richiamare le Autorità responsabili all’esercizio delle funzioni di tutela alle quali sono preposte».
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