La festa dell’Ottava di Santa Lucia è stata segnata quest’anno da molti momenti non solo di devozione ed emozione ma anche di speranza, da parte di chi attende di avere notizie sul proprio destino lavorativo, per la propria salute e quella dei propri cari si sono affidati in corteo alla Patrona.
Un’estasi d’amore, un legame affettivo, l’incontro del simulacro di Santa Lucia prima al santuario della Madonna delle lacrime e poi con la visita agli ammalati dell’ospedale Umberto I.
Dopo il bagno di folla di giovedì 13 dicembre, dopo due anni di assenza per causa del virus pandemico, quando migliaia di persone hanno accompagnato la martire siracusana nella processione dal centro storico di Ortigia alla Borgata, all’ottava i fedeli sono andati nuovamente incontro alla propria Patrona con un amore e una devozione dimostrati ancora una volta anche durate tutta la settimana quando lunghe file di fedeli si sono alternate alla Basilica, elevato a Santuario Luciano dedicato alla nostra Patrona Santa Lucia per pregare davanti al simulacro, all’interno della santuario che proprio dal 13 dicembre, il secondo dopo quello dedicato alla Madonna delle lacrime.
Due luoghi intitolati a due donne, Lucia e Maria, che oggi, in uno dei momenti più attesi della processione dell’Ottava si sono incontrati. La giornata dell’Ottava ha preso il via con la messa alle 11 trasmessa in diretta sull’App VIDEO 66, presieduta dall’arcivescovo metropolita Francesco Lomanto, con l’omelia officiata dall’arcivescovo emerito Giuseppe Costanzo che quest’anno ha compiuto 90 anni; nel pomeriggio VIDEO 66 ha ripreso la diretta, dalle 16, al suono a festa delle campane che annunciava l’inizio della processione dalla Borgata al centro storico di Ortigia.
Il simulacro argenteo, portato a spalla dai berretti e preceduto dalle reliquie sorrette dalle portatrici con i loro foulard verdi, ha attraversato via Ragusa e piazza della Vittoria per poi fare ingresso nel Santuario della Madonna delle lacrime dove si è svolto anche un omaggio da parte dell’Unitalsi e di un gruppo di ammalati. Successivamente dal Santuario, il simulacro si è diretto verso l’ospedale Umberto I per l’altro momento intenso della processione dell’Ottava, l’incontro con gli ammalati.
Grande commozione con il momento di preghiera nella struttura sanitaria dell’Umberto I, il simulacro ha ripreso il proprio cammino verso la chiesa di Santa Rita dove l’ha ospitata per alcuni lustri attraversando corso Gelone dove come da tradizione, ai berretti verdi si alternati con i vigili del fuoco che hanno portato per un tratto a spalla la statua di Santa Lucia rinnovando così il legame tra il comando provinciale la martire siracusana.
Superata il tratto corso Gelone e corso Umberto, quando la processione è arrivata sul ponte Umbertino alle 21 circa, ad accogliere nuovamente nel centro storico di Ortigia la Patrona è stato lo spettacolo pirotecnico al termine del quale la processione si è diretta verso piazza Pancali, corso Matteotti, via Roma, piazza Minerva e Piazza Duomo quando ieri sera alle 22 circa il simulacro ha fatto ingresso in Cattedrale e collocato nella nicchia dedicata.
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