Siracusa. Sanità privata e ‘loschi’ interessi, i 40 posti di Villa Aurelia infiammano la Regione: invocata l’Anticorruzione

di Redazione

Il riconoscimento dei posti letto extra a Villa Aurelia accende lo scontro tra politica e sanità privata a Siracusa: il senatore Faraone denuncia possibili danni erariali e conflitti d'interesse

A Siracusa si accende un nuovo fronte di polemica nella sanità privata. Al centro c’è Villa Aurelia, clinica di proprietà di Antonio Tigano, che ha ottenuto 40 posti letto di riabilitazione in più, al di fuori della rete ospedaliera ufficiale.

Una scelta che ha scatenato l’esposto del senatore Davide Faraone all’Autorità anticorruzione e alla Corte dei conti e che mette nel mirino il dirigente regionale Salvatore Iacolino. Oggi, nel vertice di maggioranza a Palazzo d’Orléans, Fratelli d’Italia tornerà a chiedere la sua rimozione, nonostante la promessa del presidente Renato Schifani. Ma Iacolino sembra intenzionato a rimanere al suo posto, continuando a inviare messaggi polemici contro chi lo critica, incluso Faraone.

Una vicenda lunga più di dieci anni

Tutto inizia nel 2010, quando la società Arcobaleno, legata a Tigano, ottiene l’accreditamento per 80 posti letto a Villa Aurelia. L’Asp di Siracusa però contrattualizza solo 40 posti, sulla base di una transazione che prevede 3,2 milioni di euro in cambio della rinuncia della società ai contenziosi.

Gli altri 40 posti avrebbero dovuto essere attivati solo se ci fossero stati fondi disponibili e reale fabbisogno sanitario. Nonostante numerosi tentativi tra il 2019 e il 2023, tutti i ricorsi di Arcobaleno vengono respinti. Eppure, nel luglio 2024, arriva la decisione di riconoscere ufficialmente i 40 posti aggiuntivi, scatenando polemiche politiche e giudiziarie.

L’espansione del gruppo Tigano

Intanto, il gruppo Tigano continua a crescere in Sicilia: circa quindici cliniche e numerosi centri di riabilitazione e comunità terapeutiche. A Erice, nella clinica Sant’Anna, arrivano ortopedici dall’ospedale pubblico di Agrigento, causando la chiusura temporanea del reparto. Tra i nuovi medici c’è anche Giuseppe Catanese, genero di Iacolino, elemento che solleva dubbi su possibili conflitti di interesse.

Una sanatoria che fa discutere

Secondo l’esposto di Faraone, riconoscere i 40 posti letto comporta un danno per le casse pubbliche: 1,5 milioni di euro nel 2024 e 3,2 milioni dal 2025 per posti già giudicati infondati dai tribunali amministrativi. Nel frattempo, altre richieste legittime, come quelle provenienti dalla provincia di Trapani, restano inevase.

Nella bozza del nuovo Piano sanitario regionale di settembre, i 40 posti di Villa Aurelia riappaiono come per magia, trasformando una questione di conti e regolamenti in un vero e proprio caso politico: chi decide, davvero, quali strutture private meritano spazio nella sanità pubblica?

La sfida per la Regione

Il caso Villa Aurelia non è solo una questione tecnica: è lo specchio di un sistema dove interessi privati e pubblici si intrecciano, spesso a discapito dei cittadini. La politica regionale è chiamata a scegliere: tutelare la salute di tutti o favorire pochi privilegiati?

27 Ottobre 2025 | 10:41
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