L‘attesa Fase 2 dell’emergenza covid19 è l’opportunità per far «circolare» le persone, le idee, le buone pratiche, la sostenibilità, l’economia della nostra città e ripartire. Ripartire in modo intelligente, in sicurezza, scegliendo soluzioni che tengano in considerazione il distanziamento sociale in modo da affrontare la quotidianità in modo diverso ma con fiducia e coraggio, trasformando in opportunità ciò che l’emergenza sanitara ci ha imposto.
Le parole d’ordine di questo cambiamento sono tante ma si possono sintetizzare in due: Salute e Sviluppo. Il momento va affrontato con attenzione ma una proposta su tutte ci sembra importante suggerire perché intimamente legata al riavvio delle attività: un nuovo paradigma di circolazione, delle idee e delle persone. Più persone in bici e nuovi percorsi ciclibili.
La bici è il mezzo che permette il migliore distanziamento: per cui è ora il momento di realizzare percorsi ciclabili temporanei (con segnaletica orizzontale e verticale) lungo gli assi prioritari dettati dal PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) e le tratte più frequentate, riservando lo spazio per poi dotarli di protezioni con l’obiettivo di trasformarli nei mesi successivi in vere ciclabili o in corsie miste riservate a bus e bici. È la soluzione che stanno praticando già diverse città nel mondo: da Montpellier, con una striscia di vernice e cordoli di protezione con conetti provvisori, a Berlino, allargando le piste ciclabili con nuove strisce laterali. Stesse misure decise in questi giorni a Milano dal sindaco Sala, ma che interessano anche Roma, Bologna, Bolzano, Pesaro, Ferrara ovvero realtà più simili per dimensione alla nostra Siracusa.
Questi interventi sono a costo quasi zero e le risorse per realizzare successivamente delle vere ciclabili ci sono: nella Legge di Bilancio 2020 sono stati stanziati 150 milioni di Euro per il co-finanziamento di percorsi ciclabili urbani.
Il Ministro dei Trasporti De Micheli a tal proposito ha affermato: “modificheremo il codice della strada per consentire l’ apertura di piste ciclabili in via transitoria anche solo con segnaletica orizzontale e anticiperemo risorse. E nel prossimo decreto legge ci saranno incentivi per l’ acquisto di bici, bici elettriche e monopattini.”
Al Sindaco di Siracusa Francesco Italia. Bisogna partire subito. Per farlo è essenziale:
1) REALIZZARE quel sistema di infrastrutture base che sono le corsie riservate a bus e biciclette indicate nel PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile), riservando ove necessario una delle corsie di marcia alla circolazione ciclabile;
2) DIFFONDERE e aumentare il numero delle rastrelliere e parcheggi custoditi per biciclette con particolare riguardo alle zone commerciali (CE.NA.CO/Mercati), agli uffici pubblici e alle aree di interscambio come la stazione ferroviaria;
3) INCENTIVARE l’acquisto delle biciclette anche a pedalata assistita, utilizzando fondi comunali e extracomunali e riconoscendo benefici a chi ne fa già un uso privato (sconti, parcheggi gratis, punti ricarica, incentivi realizzazione spogliatoi aziendali, flessibilità orari di lavoro in entrata e uscita ) per favorirne la veloce diffusione.
4) SOSTITUIRE il preistorico concetto macchina/parcheggio, con un mezzo di trasporto individuale (la bicicletta) che sulle brevi distanze cittadine (Casa/Scuola/Lavoro) garantisce velocità di spostamento, attività fisica e quel distanziamento che dovremo rispettare ancora per diverso tempo.
È il momento di tracciare una linea gialla tra passato e futuro!
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