«La crisi economica e finanziaria conseguente al COVID 19 ha indotto il Governo nazionale a postergare le scadenze, precedentemente stabilite, per il pagamento delle rateizzazioni dei carichi tributari relativi per i cittadini che avevano aderito alla cosiddetta “ROTTAMAZIONE TER”.
Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.Il provvedimento del Governo ha dato la possibilità di pagare le 4 rate in scadenza nell’anno 2021 in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2021, nella speranza che la crisi, per quella data, fosse superata, ma emerge l’impossibilità da parte di numerosi contribuenti di poter onorare gli impegni, con la conseguente perdita dei benefici previsti dalla “Rottamazione” e con un aggravamento delle “situazioni debitorie” che porteranno al fallimento migliaia di contribuenti che avevano pensato di sanare, in modo virtuoso, le loro posizioni arretrate con il fisco.
«Per affrontare questa gravissima situazione, ha proseguito Vinciullo, ritengo opportuno riproporre una soluzione che possa rispettare le esigenze di Finanza Pubblica con quelle di migliaia di contribuenti che hanno aderito alla rottamazione nella prospettiva di una ripresa della situazione economica, che al momento non appare evidente.
«Per questo motivo, ritengo indispensabile ritardare il pagamento delle 4 rate previste dalla “Rottamazione Ter” scadenti il 30 novembre 2021, prevedendo una sola rata entro il 30 novembre 2021 e la seconda, terza e quarta rata con scadenze trimestrali alla fine del piano di rateizzazione concordato.
«Nello stesso tempo, ha concluso Vinciullo, permanendo l’attuale situazione di crisi, sarebbe necessario riproporre il provvedimento relativo alla “rottamazione”, ampliando la platea dei contribuenti interessati, con riferimento alle iscrizioni a ruolo già effettuate o da effettuare comprendendo tutti i tributi dovuti per gli anni precedenti al 2020».
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