«In termini di tasso di occupazione rappresentiamo il peggio della Nazione»

Siracusa. Report Banca d’Italia: rallentamento nell’economia siciliana

di Redazione

Un quadro economico a tinte fosche quello presentato ieri in un convegno, organizzato dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, della pubblicazione «L’Economia della  Sicilia» della Banca d’Italia, che si è tenuto nella sede camerale di Siracusa, Via Duca degli  Abruzzi 4.  Il Report ha la finalità di contribuire ad accrescere la conoscenza delle dinamiche di sviluppo del  sistema economico regionale. I tributi provinciali Siracusani denotano un ampio utilizzo della leva fiscale: l’aliquota dell’imposta sull’assicurazione Rc auto, a seguito della maggiorazione deliberata nel 2018 dal Libero Consorzio Comunale (ex Provincia) di Siracusa in conseguenza della dichiarazione di dissesto dell’ente, risulta pari alla misura massima (16,0 per cento) in tutto il territorio. L’aliquota media dell’addizionale comunale all’Irpef (0,6 per cento), attivata in nove enti su dieci, e quella dell’imu (4,7 per mille) sono al di sopra della media dei Comuni italiani.  Il prelievo fiscale sulla “famiglia tipo” con caratteristiche di composizione e capacità contributiva in linea con la media italiana e residente nei Comuni capoluogo siciliani, simulato mediante l’applicazione delle principali imposte locali (escluse Imu e Tasi, non applicate sulla prima casa) mostra che il prelievo fiscale locale si è ridotto nel 2018 del 5,4 per cento.

Nel 2018, secondo il report della Banca d’Italia presentato ieri, tutti i settori produttivi sono rimasti al palo, in un quadro nazionale ed europeo di regressione. «Abbiamo una serie di indicatori economici negativi – ha sottolineato il direttore della sede di Palermo della Banca d’Italia, Pietro Raffa, durante la presentazione del documento -. In particolare il valore aggiunto delle imprese industriali rallenta rispetto al 2017, continua ad essere sostenuto dalle esportazioni che crescono in tutti i settori di specializzazione regionale. Frena la fase espansiva del comparto dei servizi». Le conseguenze sull’occupazione sono abbastanza evidenti: «In termini di tasso di occupazione rappresentiamo il peggio della Nazione» dice Raffa. Il tasso di disoccupazione si è mantenuto al 21,5 per cento, più del doppio rispetto alla media nazionale. A non trovare lavoro, principalmente, sono i giovani tra i 15 e i 34 anni, per i quali è cresciuta l’incidenza di chi, oltre a non lavorare, non studia o segue corsi di formazione.

«In Sicilia gli occupati sono il 40,7 per cento e i disoccupati restano il 21,5 per cento, ma tra chi cerca lavoro e chi comunque non lavora, sono “a spasso” 1,9 milioni di persone» afferma il presidente della Camera di Commercio del Sud Est, Petro Agen. «Gli indicatori mostrano l’indebolimento del valore aggiunto.  A farne le spese sono soprattutto le imprese, con una crescita modesta. Eccezion fatta l’industria. Inoltre, si è esaurita anche la fase espansiva dei servizi. Nel manifatturiero, nel terziario e nelle costruzioni c’è una fase di rallentamento: i fatturati rimangono stagnanti rispetto al 2017. A partire più degli altri sono le imprese più piccole, mentre per le grandi lo studio indica una crescita del fatturato per via dell’export che nel 2019 però (il dato è accora soggetto a verifiche) subisce un inversione di tendenza, conclude il presidente Agen, negli anni, per le costruzioni, non c’è stata mai una ripresa solida».

Nel 2018 si rileva un aumento del 7,5 per cento delle compravendite immobiliari di precedenti costruzioni, e il calo dei prezzi degli immobili.  Crescono invece gli importi dei bandi che riguardano le opere pubbliche, ma c’è un ritardo sull’aggiudicazione dei bandi: nel 2018, secondo Ance Sicilia, l’associazione dei costruttori, è stato aggiudicato soltanto il 20 per cento dei bandi pubblicati nel 2017. Il terziario è il settore che soffre più degli altri, soprattutto nel commercio, perché il fatturato non riesce a crescere, sono aumentate infatti le imprese che registrano fatturati in calo.

gb

26 Giugno 2019 | 10:01
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