
Con il decreto numero 228 dell’assessore regionale alle autonomie locali, il cuffariano Andrea Messina, anche il Comune di Siracusa è stato commissariato per non aver approvato, entro il termine fissato dalla legge per il 30 aprile scorso, il rendiconto per l’esercizio 2023.
In passato questo gravissimo inadempimento portò addirittura allo scioglimento del consiglio comunale aretuseo. Ora è stato nominato un commissario, il funzionario regionale Riela (che già è stato a Siracusa in occasione della vicenda gettonopoli, quando la sua relazione non portò comunque ad alcun risultato concreto).
Già il 20 maggio scorso il Comune di Siracusa era stato formalmente diffidato per approvare il rendiconto 2023 e gli era stato concesso un ulteriore termine di trenta giorni, che tuttavia sono passati evidentemente invano. Troppo impegnati gli organismi comunali per rispettare le scadenze fissate dalle norme?
Il funzionario Riela, che graverà per ulteriori costi (indennità e rimborsi spese) sulle casse del Comune di Siracusa, accerterà subito lo stato del procedimento e successivamente si insedierà al Vermexio, per porre in atto una specifica attività d’impulso.
Nel momento in cui sarà stato acquisito il parere dei revisori dei conti, il Commissario Riela, se il rendiconto non fosse stato ancora incredibilmente approvato, procederà a convocare egli stesso il consiglio comunale, assegnando ai 32 consiglieri siracusani un termine.
Ricordiamo che il rendiconto è la dimostrazione dei risultati di gestione, che comprende il conto del bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale. Il rendiconto della gestione dovrebbe essere deliberato entro il 30 aprile dell’anno successivo dall’organo consiliare, che a Siracusa non lo ha ancora fatto. Contestualmente al rendiconto, il Comune dovrà approvare il rendiconto consolidato, comprensivo dei risultati degli organismi strumentali secondo le modalità previste dall’articolo 11, commi 8 e 9, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni.
Il rendiconto della gestione è molto importante perché, oltre a quelli previsti dai relativi ordinamenti contabili comprende anche: il prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione; il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato; il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità; il prospetto degli accertamenti per titoli, tipologie e categorie; il prospetto degli impegni per missioni, programmi e macroaggregati; la tabella dimostrativa degli accertamenti assunti nell’esercizio in corso e negli esercizi precedenti imputati agli esercizi successivi;la tabella dimostrativa degli impegni assunti nell’esercizio in corso e negli esercizi precedenti imputati agli esercizi successivi.
Il rendiconto dovrà inoltre contenere l’elenco degli indirizzi internet di pubblicazione del rendiconto stesso della gestione, del bilancio consolidato deliberati e relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il bilancio di previsione, dei rendiconti e dei bilanci consolidati delle unioni di comuni di cui il comune fa parte e dei soggetti considerati nel gruppo “amministrazione pubblica” di cui al principio applicato del bilancio consolidato allegato al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni, relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui il bilancio si riferisce.
Tali documenti contabili sono allegati al rendiconto della gestione qualora non integralmente pubblicati nei siti internet indicati nell’elenco; la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale; il piano degli indicatori e dei risultati di bilancio.
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