Catania (4-3-1-2): Pisseri; Calapai, Silvestri, Aya, Ciancio; Biagianti, Bucolo, Scaglia; Lodi; Marotta, Curiale. All. Sottil
Siracusa (3-5-2): Messina; Di Sabatino, Bertolo, Turati; Daffara, Mutinetti, Mustacciolo, Palermo, Orlando; Catania, Vazquez. All. Pazienza
Un primo tempo scoppiettante per il Siracusa che finisce a reti inviolate. Un primo tempo molto vivace tra Catania e Siracusa con gli etnei fanno la partita ma gli azzurri rispondono colpo su colpo e sostanzialmente non avrebbero meritato di essere in svantaggio: anzi, nel finale di frazione i bianchi allenati da Michele Pazienza si rendono pericolosi per ben due volte, la prima ancora con Del Col con una nuova conclusione al 37’ e subito dopo con Vazquez che proprio su cross di Del Col non trova lo specchio della porta difesa da Pisseri. E al minuto 44 arriva anche il primo “giallo” per il difensore rossazzurro Bucolo che regala una punizione al Siracusa da cui però non scaturisce nulla: e dopo questa azione arriva il fischio del direttore di gara che manda le due compagini siciliane negli spogliatoi.
Nel secondo tempo Catania e Siracusa si ripresentano con gli stessi effettivi della prima frazione: nessun cambio dunque per Sottil e il suo collega Pazienza. Ma a cambiare è il leitmotiv dato che stavolta non passano che due soli minuti e i rossoazzurri vanno in vantaggio: il gol è firmato dall’attaccante Marotta, che sfrutta al meglio il preciso servizio di Ciccio Lodi e di destro batte imparabilmente Messina (47’). 1-0 e “Massimino” che esplode dopo un primo tempo in cui anche gli ospiti erano stati pericolosi! E gli etnei si mostrano più pimpanti in questo avvio, provando a mettere subito alle strette i bianchi, tanto che al 50’ reclamano pure un penalty che l’arbitro però non concede. Il tecnico Pazienza allora corre ai ripari e al minuto 53 si gioca il primo cambio, inserendo Di Sabatino per Daffara.
Subito il gol dei catanesi pian piano il Siracusa di Pazienza di riorganizza e torna in linea di galleggiamento come nel primo tempo, per cercare il gol del pareggio. Pur senza creare eccessivi pericoli, i bianchi infatti aumentano il forcing e provano a farsi vedere dalle parti di Pisseri come al 56’ quando Catania prova a pescare il suo partner Vazquez. A spezzare un po’ l’azione insistita degli aretusei ci pensa Marotta che fa un grande lavoro a supporto della sua squadra mentre sull’altro versante a sfiorare il punto del pari è proprio Vazquez: la punta del Siracusa sfrutta bene una ripartenza e servito da Palermo spara subito ma Pisseri è bravo a intercettare. E subito dopo i due tecnici operano un cambio per parte per cercare, con motivazioni diverse, di sparigliare le carte: e per gli ospiti il gioco funziona dato che al 71’ è proprio Catania a bucare la difesa omonima ben imbeccato da Palermo e a infilare Pisseri di precisione: 1-1 e pari sostanzialmente meritato per gli ospiti!
Nel finale gli etnei si lanciano all’attacco per cercare quel successo che pian piano sta sfuggendo di mano: la girandola dei cambi, tanti, favorisce tuttavia chi si difende ma al minuto 87 è Biagianti a far esplodere lo stadio: il centrocampista di casa vede Lodi riscattarsi battendo un angolo preciso su cui Biagianti non lascia scampo a Messina. 2-1 e Catania avanti in extremis! È l’ultima emozione anche se sono addirittura sette i minuti di recupero: i ragazzi di Sottil vincono il derby col Siracusa e per gli azzurri una gara gagliarda e un rigore parato non sono bastati ad uscire indenni dal “Massimino”.
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