Siracusa. Ponte Ciclopedonale, è stata inaugurata ‘l’opera giocattolo’ dell’«enfant terrible»

di Bruno Alicata

Alicata: «La mobilità che causa stucchevoli scelte finto ambientali e finto progressiste, leggasi ‘Piste ciclabili’, che stanno portando alla chiusura di molte attività commerciali

«In questi giorni il dibattito politico sembra concentrarsi sul Ponticello ciclopedonale tra Ortigia e la terra ferma, inutile e costoso secondo alcuni, risibile in concreto e non previsto da alcuno strumento urbanistico per altri», afferma il sen. Bruno Alicata.

«Francamente, in mancanza di atti e documenti che attesterebbero l’eventuale, inutile sperpero che il Consiglio comunale dovrebbe, se del caso, accertare, la scelta di tale Ponticello non dovrebbe infastidire più di tanto, apparendo, anzi, un’opera che presenta una sua utilità, risultando anche gradevole dal punto di vista estetico.

«Ha ragione, poi, il prof. Paolo Giansiracusa nel ricordare che un Ponte già esisteva, ampio e funzionale, chiuso al traffico nel 2014 perché considerato insicuro ed infine demolito, senza immaginarne la sostituzione con un altro più efficiente, che avrebbe alleviato la circolazione per chi esce dal parcheggio Talete, come paventava l’illustre accademico ed assessore all’urbanistica del tempo, nella Giunta che vedeva come sordo “demolitore” e vice Sindaco l’attuale Primo cittadino.

«Ma altri e più pregnanti sarebbero i gravi problemi creati dall’Amministrazione comunale su cui concentrarsi, piuttosto che “l’opera giocattolo” di cui si discute: dall’essere divenuta una specie di “Caracas per servizi, ambiente, salute, economia e tempo libero”, all’avere reso problematica la mobilità a causa di stucchevoli scelte finto ambientali e finto progressiste, leggasi “Piste ciclabili”, che stanno portando alla chiusura di molte attività commerciali, con rilevanti danni per l’economia e la vivibilità quotidiana, senza mai un segno di resipiscenza da parte dell’Amministrazione in carica.

«Nei giorni scorsi siamo rimasti per l’ennesima volta colpiti, pur senza meraviglia, dall’essere la città ancora relegata in fondo alla classifica sulla qualità della vita. Sempre 104esima su 107, senza un anno di tregua per l’ennesima, impietosa attestazione di fallimento documentata dal Sole 24 Ore. Eppure, ancora una volta, nessun mea culpa, nessun esercizio di autocritica.

«Ancora una volta il silenzio, il “Panta rei” di Eraclito trasformato nel “Tutto scivola”, senza lasciare traccia, tra l’indolenza e l’indifferenza tanto, dopo qualche giorno, o qualche minuto, si parlerà d’altro, bombardati come siamo da milioni di altre informazioni. Come se non ci fosse alcuna reazione emotiva di coinvolgimento o interesse rispetto a ciò che accade nella città che si amministra. La beffarda indifferenza nei confronti della società in cui si vive, il cinismo sempre di moda nelle stanze di questo Potere.

di Bruno Alicata 07 Gennaio 2025 | 18:16
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