La diatriba sorta tra Fratelli d’Italia che richiama alla memoria il Movimento per l’Autonomia di Siracusa che la coalizione non è un argomento a piacere. Ricorda la nota sulla politica di Luigi Einaudi pubblicata sul Corriere della Sera la quale recita: «Purtroppo molte delle magagne della nostra vita pubblica derivano dal fatto che gli uomini politici al peccato veniale di nulla sapere della tecnica degli istituti a cui sono preposti, aggiungono per lo più il mortalissimo peccato di essere ignari eziandio della loro speciale materia, che è quella politica». La preparazione che i politici hanno all’alto ufficio è davvero miseranda…
La Botta
«Le voci di un possibile sostegno da parte dell’Mpa alla giunta Italia a Siracusa, con un ingresso in giunta, dice Salvo Pogliese, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia per la Sicilia Orientale, se confermate costituirebbero un fatto di estrema gravità. Gli autonomisti sono stati in campagna elettorale, coerentemente e così come avviene a livello regionale, con il candidato a sindaco del centrodestra mentre adesso si sta profilando un avvicinamento all’amministrazione di centrosinistra. Siracusa, un Comune capoluogo e una realtà importante a livello regionale, vedrebbe un’alleanza inedita che romperebbe l’unità della coalizione di centrodestra». Fratelli d’Italia porterà la vicenda al tavolo regionale.
«Un fatto, già segnalato e stigmatizzato – continua Pogliese – dai parlamentari Luca Cannata e Carlo Auteri nonché dal presidente provinciale di FDI Peppe Napoli e dai consiglieri comunali Paolo Cavallaro e Paolo Romano, che porterò all’attenzione del tavolo regionale per discuterne con gli alleati. La compattezza del centrodestra è stato elemento imprescindibile per le vittorie elettorali ed è elemento di credibilità della nostra compagine. Non seguire questa linea in una città importante come Siracusa costituirebbe un gravissimo vulnus». E, occorre aggiungere che le conseguenze del flirt siracusano tra l’MPA e il sindaco Italia stanno già determinando un generale libera tutti, con la DC che a Pachino ipotizza di andare con la sinistra alle elezioni comunali.
La Risposta
«Mi spiace, dopo tanto inchiostro versato, dover ancora riaffermare la nostra visione politica che, della credibilità, ha fatto un baluardo. Al coordinatore regionale sarà forse sfuggito che nonostante gli accordi pregressi, FDI, proprio per la carica del presidente del consiglio comunale di Siracusa, avesse fatto orecchie da mercante in barba alla parola data e soprattutto davanti ad un accordo firmato». Così il coordinatore provinciale del MPA di Siracusa, Roberto Di Mauro, in merito alle recenti dichiarazioni del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Salvo Pogliese, ribadisce ulteriormente la posizione del Movimento.
«Non abbiamo ingaggiato una battaglia contro FDI – prosegue Di Mauro – Forse prima di puntare il dito su ingressi in giunta discutibili bisognerebbe guardare a Palermo dove, il vicesindaco e co-segretario di FDI Giampiero Cannella, non sembra disdegnare il compagno di giunta Fabrizio Ferrandelli che sicuramente è politicamente più vicino a Calenda che alla Meloni. Se quel senso di appartenenza alla coalizione di centrodestra vacilla non è per una causa da imputarsi a noi, bisognerebbe riflettere sulle ripercussioni che questi continui attacchi nefasti hanno sugli alleati. La responsabilità del “libera tutti” a Pachino non è certo da imputarsi a noi che in ogni modo abbiamo tentato di placare queste immotivate ire».
Ma l’obiezione forse più forte contro la teoria del governo del popolo è che essa favorisce una ideologia irrazionale, una superstizione; la superstizione autoritaria e relativistica che il popolo (o la maggioranza) non può avere torto e che è impossibile che agisca ingiustamente. Questa ideologia è immorale e deve essere rifiutata…
© RIPRODUZIONE RISERVATA