Siracusa. Piste ciclabili, momentaneamente in stallo il ‘delirio’ eco-sostenibile del sindaco: «Tardiva ma gradita resipiscenza»

di Redazione

Sembrerebbe temporaneamente cessata l’ennesima puntata dello stucchevole sceneggiato a nome “mobilità sostenibile”, circa la creazione di una pista ciclabile bidirezionale in corso Gelone

Fine marzo scorso, era sembrata imminente l’ennesima puntata dello stucchevole sceneggiato a nome “mobilità sostenibile”, che prevedeva, come da progetto, la creazione di una pista ciclabile bidirezionale sulla corsia destra di corso Gelone, da sud verso nord, con eliminazione degli stalli per la sosta delle auto su tale carreggiata.

Queste le prime dichiarazioni di Bruno Alicata, Coordinatore Provinciale di Forza Italia.

Siracusa, quindi, sempre più “bike friendly”, secondo i lodevoli intendimenti del Sindaco Italia, volti a stimolare l’uso “coartato” della bicicletta ed il sangue agli occhi della moltitudine di automobilisti costretti quotidianamente a snervanti file a causa del disordine circolatorio aggravato, appunto, dalla creazione inopportuna e riprovevole di tali “strisce ciclabili”, percorse da nessuno e realizzate non in aggiunta, ma restringendo le già asfittiche carreggiate esistenti.

In virtù di tale “delirio” eco-sostenibile erano, quindi, iniziati i lavori di rifacimento del manto stradale di Corso Gelone, con previsione della suddetta pista ciclabile bidirezionale. Il bravo e solerte nuovo assessore alla mobilità aveva, nel contempo, garantito e poi mantenuta la parola su tempistica e bontà dei lavori stessi. Non è poca cosa, doveroso darne atto.

Dopodiché, la curiosa attesa di vedere realizzata la pista ciclabile bidirezionale in Corso Gelone risulta, al momento, vanificata – prosegue Alicata -, essendo tornati gli stalli per la sosta delle auto, con buona pace dei residenti, dei numerosi dipendenti degli uffici pubblici cola’ presenti e dei tanti commercianti con attività in Corso Gelone e zone limitrofe. Sulla mancata realizzazione della pista ciclabile, se non andiamo errati, nessuna spiegazione è stata fornita.

Se trattasi di momentanea sospensione o tardiva resipiscenza sull’ennesima scelta impopolare non è dato sapere. L’impressione è, comunque, quella di una marcia indietro della presunzione e dell’arroganza, in favore di un provvidenziale ed opportuno bagno di umiltà per chi da tempo ha smarrito quel sano e bisognevole esercizio, conclude Bruno Alicata.

22 Aprile 2022 | 14:05
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