I pazienti siracusani hanno maturato la convinzione che nella Sanità siracusana ci sono reparti privilegiati ed altri meno, non si debba più parlare di struttura sanitaria Umberto I ma reperto storico come quello ad esempio del Reparto di Chirurgia generale dove mancano le cose più elementari come l’ossigeno centralizzato.
In attesa dei prossimo ventennio (per fortuna non quello fascista) quello riguardante la costruzione del nuovo ospedale, l’Asp 8 potrebbe iniziare a mettere mani per la riqualificazione di alcuni reparti che sono rimasti all’età primitiva anni ’60 dove nelle case delle famiglie siracusane numerose vi era un solo bagnetto il quale era condiviso da 5-6 persone ed occorreva alzarsi presto la mattina per prendere turno, identico status quo all’Umberto I dove i bagni, roba da museo, da patrimonio da salvare, viene il volta stomaco solo a guardarli. Ma a soffrire più di altri sono i reparti di Chirurgia generale, Vascolare, Urologia e Ortopedia dove i medici vengono chiamati a fare miracoli tra salti ad ostacoli per rincorre la qualità delle prestazioni a cui sono chiamati a rispondere con il cittadino, il quale al buio delle difficoltà del personale medico e paramedico chiamati ad affrontare.
Altro che. Qualcuno si chiede ma il nuovo direttore generale sanitario di Siracusa, tale Salvatore Lucio Ficarra ha mai fatto un sopralluogo in tutti i reparti? O si è limitato solo alle festicciole dell’inaugurazione del nuovo reparto di ginecologia e ostetricia?
Ma il direttore generale sanitario di Siracusa, viene dalla luna?
Forse come Maometto, il profeta dell’Islam, non ha mai separato la politica dallo spirituale, ma, dopo aver studiato il Corano, il Giudaismo e il Cristianesimo e la religione di Zoroastro, sarà arrivato alla conclusione che tutte le dottrine sono vere, ma sono tutte incomplete come i reparti che lui gestisce, dato che interpretano la verità con la povera intelligenza e con i cuori imperfetti.
Il servizio sanitario nazionale è un sistema di funzioni, strutture e servizi che, in applicazione dell’art. 32 Costituzione, persegue il fine di garantire a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione, l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie. Si tratta di un sistema ad elevata complessità ed onerosità che nei suoi tratti caratteristici attuali rappresenta il culmine di una lunga evoluzione occorsa nella società contemporanea. Ma il nuovo direttore generale sanitario di Siracusa, tale Salvatore Lucio Ficarra queste cose le sa?
Dunque, non sarebbe più dignitoso non parlarne e non presenziare più e lasciare almeno che tutto precipiti in silenzio senza l’irritante brusio delle frasi fatte? Tanto, ai Siracusani che dovrebbero darsi da fare sul serio, ormai l’hanno capito da tempo, della sanità siracusana non gliene importa più niente.
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