Siracusa. Parco archeologico tra polemiche, lo stop di Anac e il faro della Procura: riparte la gara europea

di Redazione

La gestione dei siti culturali di tutta la provincia aretusea torna al centro della cronaca: il direttore Bennardo rilancia il bando, mentre la Procura monitora la vicenda

Il Parco archeologico di Siracusa torna al centro dell’attenzione pubblica. Dopo il ritiro del precedente bando da oltre 6,5 milioni di euro, sospeso a seguito dei rilievi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), il direttore Carmelo Bennardo ha avviato una nuova procedura europea per l’affidamento dei servizi culturali ai privati. Una decisione che riapre un capitolo già segnato da polemiche e che ora è anche oggetto di attenzione da parte della Procura.

Le criticità del primo bando

Il precedente avviso pubblico era stato annullato in autotutela dopo che l’ANAC aveva evidenziato diverse irregolarità. Tra i rilievi principali figuravano l’errata indicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Multiservizi – individuato tra quelli sottoscritti da Conflavoro, Confsal e Fesica, ma ritenuto non adeguato – e la mancanza di una motivazione chiara per l’esternalizzazione dei servizi.

Nel capitolato, inoltre, non erano previsti riferimenti ai livelli minimi di qualità richiesti per la gestione dei luoghi della cultura. Un insieme di criticità che aveva spinto la Regione Siciliana a bloccare l’intera procedura.

Il nuovo via libera

Con un provvedimento firmato il 31 ottobre, Bennardo ha disposto l’avvio di una gara europea per selezionare l’operatore economico cui affidare la gestione dei principali siti culturali della provincia di Siracusa.

La procedura sarà gestita dalla Centrale Unica di Committenza, mentre lo stesso Bennardo è stato nominato responsabile unico del procedimento. Il nuovo affidamento avrà durata quadriennale.

I siti coinvolti

Il bando riguarda alcuni dei luoghi simbolo del patrimonio siracusano: Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, Museo archeologico “Paolo Orsi”, Area archeologica della Neapolis, Castello Maniace, Villa Romana del Tellaro a Noto e Area archeologica di Akrai a Palazzolo Acreide.

Si tratta dei principali poli turistico-culturali del territorio, la cui gestione rappresenta un nodo strategico per la fruizione pubblica e la valorizzazione del patrimonio.

La posizione del direttore Bennardo

Secondo il direttore del Parco, l’affidamento ai privati si rende necessario per assicurare la continuità e la qualità dei servizi. “Si tratta di un’attività istituzionale di pubblico interesse che deve essere assicurata senza soluzione di continuità”, si legge nel provvedimento.

L’obiettivo, spiega Bennardo, è garantire la piena operatività dei siti, evitando interruzioni e sostenendo l’ente sotto il profilo economico e organizzativo.

La gestione della biglietteria

Parallelamente, dal 1° agosto 2024 il servizio di biglietteria è stato affidato alla Fondazione INDA, l’istituzione che organizza gli spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa. Il cambio di gestione è seguito alla decadenza del contratto con il Raggruppamento Temporaneo di Imprese guidato da The Key s.r.l., oggi Aditus s.r.l.

13 Novembre 2025 | 10:39
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