Le parole del Questore

Siracusa. Oltre la memoria, corteo funebre paralizza Ortigia: Procura apre inchiesta, inerme la politica

di Redazione

Traffico in tilt e clacson all’impazzata durante la manifestazione 'non autorizzata' che ha sconvolto gli abitanti del centro storico. Dalle indagini si evidenzia la partecipazione di pregiudicati. Monta la protesta sui social, incresciosa la mancata disapprovazione della politica locale

Palloncini bianchi e blu, un corteo di 300 persone sul ponte Umbertino e anche uno spettacolo di fuochi d’artificio di 15 minuti in “memoria di Ciccio”, il giovane deceduto alcuni giorni addietro a causa di un tragico sinistro stradale.

Sulla ‘imponente’ commemorazione per la vittima, appassionata di calcio, che sarebbe partita dalla Pizzuta per poi convergere fino al centro storico, la Procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta in quanto la manifestazione, non autorizzata, avrebbe bloccato il quartiere d’Ortigia per oltre mezz’ora.

Le indagini sono state affidate ai militari dell’Arma di Siracusa, di concerto con la locale stazione di quartiere, e alla Polizia di Stato. Gli inquirenti stanno setacciando le telecamere di sicurezza del centro storico, dove si è tenuto il corteo, e da quanto si apprende dalle prime ricostruzioni sarebbero stati notati dei pregiudicati partecipare alla manifestazione, alcuni di essi con precedenti per aggressioni e a cui sono stati inflitti Daspo Willy.

Monta la protesta sui social

La confusione, clacson all’impazzata e file interminabili durante il corteo hanno sconvolto gli abitanti del centro storico, riversando le loro preoccupazioni sui social: in particolare si evidenzia inquietudine circa la facilità con cui è stata letteralmente bloccata la zona storica di Siracusa senza che alcuna azione fosse stata intrapresa per porre rimedio. Incresciosa anche la mancata disapprovazione della politica locale, rimasta inerme su una condizione che ha messo a rischio la comunità.

Le parole del Questore di Siracusa

“Come noto, nel pomeriggio di ieri, dopo che si sono celebrati i funerali di un giovane che, a seguito di un incidente stradale e dopo mesi di ricovero, è purtroppo deceduto venendo a mancare ai suoi affetti familiari, centinaia di persone e decine di ciclomotori hanno invaso e bloccato il ponte Umbertino, incuranti delle norme basilari del codice della strada, con una manifestazione non autorizzata durante la quale sono stati esplosi numerosi fuochi di artificio.

Pur dinanzi ad una tale tragedia, pur comprendendo il profondo dolore dei familiari del giovane deceduto, non possiamo non soffermarci ad una profonda riflessione su quanto accaduto e sulla piaga della sicurezza stradale e degli incidenti, anche mortali, verificatisi, purtroppo, recentemente nelle strade della nostra provincia e che hanno visto spezzarsi giovani vite.

Le forze di polizia, è bene ricordarlo, sono impegnate, soprattutto nei fine settimana e nei luoghi di aggregazione giovanile, con una massiccia opera di prevenzione e di repressione finalizzata a contrastare gli atteggiamenti pericolosi durante la guida.

Inscenare una manifestazione con un corteo che si è snodato fino ad un punto nevralgico della città, senza alcuna forma di preavviso (così come prevede la normativa vigente), creando disagio alla viabilità cittadina e situazioni di potenziale pericolo per l’incolumità e la sicurezza pubblica non è il modo migliore per manifestare il proprio cordoglio per la perdita di una giovane vita.

Sarebbe stato più consono alla circostanza, piuttosto che esplodere innumerevoli, quanto inutili, fuochi pirotecnici, dedicare momenti di riflessione e di solidarietà nei confronti dei parenti della vittima.

Come già accaduto in altre circostanze, non si possono tollerare atteggiamenti di palese violazione delle regole e delle leggi, fosse anche per esprimere sentimenti di amicizia o di dolore.

Gli Uffici investigativi della Polizia di Stato stanno lavorando per individuare i responsabili di quanto accaduto e dei deprecabili atti che hanno creato turbative per l’ordine e la sicurezza e che hanno, giustamente, indignato gran parte dell’opinione pubblica”. Queste le dichiarazioni del Questore di Siracusa, Roberto Pellicone.

12 Marzo 2025 | 18:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA