Si è tenuta negli uffici della Regione a Catania una riunione per discutere della costruzione del Nuovo Ospedale di Siracusa a cui hanno partecipato il Presidente della Regione, Assessori regionali, il Sindaco di Siracusa, il Reggente dell’ASP di Siracusa, il Sindaco di Ferla, oltre a qualche imbucato di cui non abbiamo capito il ruolo e la funzione.
Dalla riunione è venuto fuori che esiste l’acqua calda e cioè che responsabile dei ritardi è la Regione e non l’attuale Consiglio Comunale, di conseguenza, prendo atto che hanno compreso, finalmente, l’iter da seguire e, soprattutto, ognuno dei presenti ha capito quello che può fare e non può fare, quello che è vero e quello che non è vero. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Per questo motivo, avendo già predisposto il ricorso al TAR contro l’ultima Deliberazione di Giunta regionale di Governo, assolutamente illegittima, che aveva come argomento “Atto di indirizzo sulla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa”, prendendo atto che hanno compreso quali sono i ruoli di ognuno, posso anche evitare di ricorrere al TAR.
Tuttavia, ha proseguito Vinciullo, alcune cose importanti, che sostenevo da tempo, ieri sono state finalmente ribadite:
1) L’area dove costruire il nuovo ospedale, come io ho sempre sostenuto, è stata già scelta dal Comune;
2) La Giunta regionale di Governo, come io ho sempre detto, non può assolutamente espropriare delle proprie competenze il Consiglio Comunale in quanto solo il Consiglio Comunale può scegliere l’area del nuovo nosocomio o revocala, motivando la scelta;
3) L’ASP non ha mai contestato la scelta dell’area per cui eventuali perdite di tempo non sono ascrivibili all’attuale Consiglio Comunale che, non avendo ricevuto alcuna controindicazione da parte dell’ASP, ha ritenuto correttamente che l’area va bene e del resto sono già passati 16 mesi e, se l’area non era più idonea per l’ASP, l’avrebbe già comunicato;
4) L’ospedale di Siracusa non è più ospedale provinciale ma è ospedale di I livello, come quello di Avola-Noto per la provincia di Siracusa e come quello di “S.Marta e Santa Venera” di Acireale, il “Gravina” di Caltagirone, il “Civile-OMPA” di Ragusa, il Vittoria-Comiso e lo Scicli-Modica, in quanto gli ospedali di secondo livello sono stati tutti, cioè tre su tre, individuati nella città di Catania, così come previsto dal riordino della rete ospedaliera del 13/07/2018 approvato da questa Giunta in data 14/07/2018.
Pertanto, chiarito l’iter, chiarito che non è necessario l’intervento del Consiglio Comunale, perché non si è mai vista una Deliberazione di Consiglio Comunale riconfermata, cadono i presupposti della Deliberazione di Giunta di Governo regionale che riteneva di dover intervenire perché mancava l’area su cui costruire il nuovo ospedale.
L’area su cui costruire il nuovo ospedale c’è, esiste dal luglio 2017, di conseguenza la Regione faccia il proprio dovere e non addossi ad altri responsabilità che sono solo proprie.
Non siamo disponibili ad accettare mistificazioni ed ad accettare prese in giro che sviliscono il ruolo della politica delle istituzioni e fanno capire, ancora di più, ai cittadini che chi governa lo fa o con furbizia-ipocrisia o con ignoranza e, quindi, non diamo ai cittadini una bella immagine di noi.
Tuttavia, ha concluso Vinciullo, prendiamo atto che, finalmente, hanno compreso e di ciò ringraziamo Tutti i Santi che si sono sicuramente adoperati, in occasione della loro ricorrenza, per il raggiungimento di questo obiettivo.
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