Siracusa. Nuovo ospedale, al via la «Petizione» firmata dal presidente regionale dell’Anci Sicilia

di Redazione

Il primo firmatario è stato Paolo Amenta, presidente regionale dell’Anci, l’associazione che raggruppa tutti i Comuni siciliani: una richiesta per ottenere il riconoscimento del DEA di secondo livello per il nuovo nosocomio aretuseo

In foto, da sx: Sorbello, Amenta e Lo Giudice

Sta riscuotendo un positivo riscontro la petizione che l’Osservatorio Civico Siracusa ha lanciato in questi giorni, a supporto della richiesta di ottenere che al nuovo ospedale di Siracusa sia riconosciuto il «Secondo livello».

Il primo firmatario è stato il presidente regionale dell’Anci, l’associazione che raggruppa tutti i Comuni siciliani, Paolo Amenta, che è anche il sindaco di Canicattini Bagni.

Tra l’Osservatorio Civico e l’Anci Sicilia è peraltro attivo un protocollo d’intesa sui temi relativi alla salute, dalle case e dagli ospedali di comunità (in provincia di Siracusa saranno rispettivamente dodici e quattro), alle Cot (Centrali Operative Territoriali) e alla necessità di ottenere una maggiore consapevolezza rispetto alle scelte che si stanno effettuando in materia di sanità su tutto il territorio regionale, a partire dal nuovo ospedale di Siracusa.

«Siamo convinti – sostengono Salvo Sorbello e Donatella Lo Giudice, rispettivamente presidente e vice dell’Osservatorio Civico e Paolo Amenta, presidente regionale dell’Anci –  che il nuovo ospedale di Siracusa abbia tutto il diritto per essere classificato come Dea di secondo livello, e cioè dotato di quelle specialità mediche (tra cui Neurochirurgia, Cardiochirurgia e Rianimazione cardiochirurgica, Chirurgia Toracica, Chirurgia Maxillofacciale, Chirurgia plastica, Radiologia interventistica, Rianimazione pediatrica e neonatale) che attualmente non ci sono.

Nell’attuale rete Siracusa dispone infatti soltanto di un ospedale di primo livello (in una struttura peraltro fatiscente), mentre i tre ospedali di secondo livello che, sulla base delle norme attuali, possono essere funzionanti si trovano tutti a Catania e quindi distanti, soprattutto da alcune zone della nostra provincia, in caso di emergenze come quelle relative a patologie che richiedono interventi entro un breve lasso di tempo. Chiediamo quindi con forza – concludono Amenta, Lo Giudice e Sorbello –  che, in occasione della rimodulazione della rete ospedaliera siciliana, che sarà approvata nelle prossime settimane, a Siracusa venga finalmente riconosciuto un Dea di secondo livello e che siano avviati al più presto i lavori del nuovo ospedale, che i cittadini di questa provincia attendono da troppo tempo!».

31 Ottobre 2024 | 13:47
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