Osservatorio Civico

Siracusa. Nuovo ospedale, dopo il Prefetto Scaduto miseri passi avanti: rete ospedaliera propizia per il Dea di II livello

di Redazione

Siamo lontani dalla realizzazione dell'opera, lanciata una petizione popolare: il nuovo nosocomio aretuseo ha tutto il diritto per essere classificato come Dea di secondo livello, e cioè dotato di quelle specialità mediche che attualmente sono assenti

Salvo Sorbello con il ministro Disabilità, Alessandra Locatelli

Quando è trascorso esattamente un anno dal trasferimento del prefetto Giusi Scaduto e quindi dalla conclusione del suo proficuo mandato di commissario per la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero della città di Siracusa, siamo ancora molto lontani dalla realizzazione dell’opera, essenziale per la nostra provincia.

Pochissimi concreti passi in avanti

Da allora sono stati fatti purtroppo pochissimi concreti passi in avanti. Il nuovo commissario Guido Monteforte Specchi ha preso atto che il prefetto Scaduto era arrivata addirittura ad acquisire il progetto definitivo del Nuovo Ospedale, dell’importo complessivo di euro 347.844.837,77 (un anno fa) e i pareri favorevoli resi, in sede di Conferenza di Servizi preliminare, da parte degli Enti preposti.

Progettista dell’opera è un RTI con capogruppo PROGER SpA (MANENS SpA e INAR Srl). Monteforte Specchi ha dovuto in questi mesi procedere all’aggiornamento del quadro economico e conseguente adeguamento del progetto definitivo al vigente prezzario regionale attività di verifica del Progetto Definitivo aggiornato all’importo di euro 372.024.531,14, conclusa con rapporto di verifica finale con esito “conforme”.

Sono stati pure stipulati dei protocolli d’intesa con la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Siracusa, per la revisione delle prescrizioni inerenti le attività di verifica preventiva dell’interesse archeologico e con il Comune di Siracusa per il miglioramento della viabilità della ex SS124 per l’accesso e deflusso al Nuovo Ospedale Siracusa ed avviate delle attività di concertazione con gli Enti erogatori di servizi pubblici a rete (E-distribuzione, Italgas, Siam, Telecom) per la pianificazione di dismissione e/o rilocalizzazione di linee aeree e interrate interferenti con le opere in progetto.

Ma ancora si dovrà procedere agli espropri e alla gara d’appalto. Tempi quindi molto lunghi, mentre la Regione Siciliana sta approvando la nuova rete ospedaliera regionale. In quella attuale Siracusa ha avuto assegnato un semplice ospedale di primo livello; bisogna ora verificare se le tante promesse ed assicurazioni di poter disporre di un ospedale di livello superiore e cioè di secondo, troveranno attuazione pratica.

Salvo Sorbello, Alessandra Locatelli e Salvo Raffa

Una petizione popolare dell’Osservatorio Civico

L’Osservatorio Civico Siracusa, che in questo periodo ha seguito passo passo l’iter dell’opera non intende starserne con le mani in mano ed ha lanciato in questi giorni, a supporto della richiesta di ottenere che al nuovo ospedale di Siracusa sia riconosciuto il secondo livello, una petizione popolare, che è possibile già da oggi sottoscrivere anche online (https://www.change.org/p/vogliamo-il-nuovo-ospedale-provinciale-di-siracusa).

Il primo firmatario è stato il presidente regionale dell’Anci, l’associazione che raggruppa tutti i Comuni siciliani, Paolo Amenta, che è anche il sindaco di Canicattini Bagni.

Tra l’Osservatorio Civico e l’Anci Sicilia è peraltro attivo un protocollo d’intesa sui temi relativi alla salute, dalle case e dagli ospedali di comunità (in provincia di Siracusa saranno rispettivamente dodici e quattro), alle Cot (Centrali Operative Territoriali) e alla necessità di ottenere una maggiore consapevolezza rispetto alle scelte che si stanno effettuando in materia di sanità su tutto il territorio regionale, a partire dal nuovo ospedale di Siracusa.

Sorbello, Rubino, ministro Locatelli e il garante regionale disabilità Tata

«Siamo convinti – sostengono Salvo Sorbello e Donatella Lo Giudice, rispettivamente presidente e vice dell’Osservatorio Civico e Paolo Amenta, presidente regionale dell’Anci – che il nuovo ospedale di Siracusa abbia tutto il diritto per essere classificato come Dea di secondo livello, e cioè dotato di quelle specialità mediche (tra cui Neurochirurgia, Cardiochirurgia e Rianimazione cardiochirurgica, Chirurgia Toracica, Chirurgia Maxillofacciale, Chirurgia plastica, Radiologia interventistica, Rianimazione pediatrica e neonatale) che attualmente non ci sono.

«Nell’attuale rete Siracusa dispone infatti soltanto di un ospedale di primo livello (in una struttura peraltro fatiscente), mentre i tre ospedali di secondo livello che, sulla base delle norme attuali, possono essere funzionanti si trovano tutti a Catania e quindi distanti, soprattutto da alcune zone della nostra provincia, in caso di emergenze come quelle relative a patologie che richiedono interventi entro un breve lasso di tempo.

«Chiediamo quindi con forza – concludono Amenta, Lo Giudice e Sorbello – che, in occasione della rimodulazione della rete ospedaliera siciliana, che sarà approvata nelle prossime settimane, a Siracusa venga finalmente riconosciuto un Dea di secondo livello e che siano avviati al più presto i lavori del nuovo ospedale, che i cittadini di questa provincia attendono da troppo tempo!».

02 Novembre 2024 | 09:52
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