«Nata dalle mie ceneri» è il titolo di un libro coinvolgente! Lo spaccato di vita di una donna. Una vera e propria auto-biografia, data la ricchezza della vita dell’autrice e protagonista. «Nata dalle mie ceneri» è un libro appassionante, intrecciante di fatti di vita quotidiana: l’autrice ci invita in un accattivante viaggio degno di una melodia dantesca.
«Nata dalle mie ceneri» è una storia auto-biografica, la testimonianza di una vita segnata da un susseguirsi di eventi straordinari e devastanti tali da sconvolgere nel bene e nel male il percorso esistenziale della protagonista. Gli intrecci e i personaggi sembrano inventati e le vicende ricostruite romanzate, ma non sono frutto della fantasia dell’autrice, bensi reali. L’opera è suddivisa in tre parti. La prima ripercorre l’infanzia di una bambina buona che cresce in una famiglia modesta nella Sicilia degli anni sessanta, dando il meglio di sé, studiosa e amante della musica, sempre disponibile ad aiutare chi è in difficoltà senza pregiudizi.
Una vita vissuta intensamente con annessi e connessi che inevitabilmente collega a qualcosa. I personaggi che popolano la sua vita sono giudicati nel bene e nel male. Ogni passo corrisponde a un rischio, dietro ogni gesto un’insidia. Quello che pensiamo di noi stessi non è mai abbastanza per farci vivere in armonia col mondo, ma c’è una verità che travalica ogni circostanza, che ritrova sé stessa proprio nel momento in cui si perde (o sembrava persa). La protagonista di questa auto-biografia ha subìto il torto di non essere compresa, il pregiudizio ha prevalso sul buonsenso, sul rispetto, sull’innocenza delle sue scelte.
Quando sua madre la presentava a qualcuno, diceva in dialetto: «Chista è a nica», che in siciliano vuol dire: «Questa è la figlia più piccola», una bambina non accettata dalla sorella maggiore ma prediletta dal fratello, una bambina buona che cresce, dando il meglio di sé, nel suo naturale impegno per le cose in cui crede. Adulta, capisce che la verità fa male, tanto da scatenare odio, invidia, ma è convinta fermamente che la sua ricerca renda liberi. Rievocare una memoria segna il passo di una storia realmente accaduta: il racconto di una fervida, seppur sofferta, testimonianza. Un viaggio di andata e ritorno negli abissi del male, una strenua lotta per non annegare nel fango, per uscire dalla palude, dal buio ed emergere nella luce della verità.
– In una intervista realizzata da Noi di Europa Edizioni, l’autrice alla domanda quale motivazione l’ha spinta a condividere la sua storia con il pubblico? Dichiara:
«Le motivazioni principali risiedono nella “straordinarietà” degli eventi vissuti, nel messaggio valoriale di cui sono portatori, nella forza pedagogica che ne può scaturire per le altre persone. Una testimonianza di vita, che già si delineava ai miei occhi come “particolare” e che poi si è confermata come tale per la lotta strenua combattuta e che mi ha portato ad una vera conversione, a mio parere, meritava essere condivisa. La consapevolezza che non serviva inventare nulla come si fa in un romanzo, mi ha dato la spinta a scrivere, convinta che poteva risultare interessante. Un altro aspetto è legato al tema della giustizia e alle sue contraddizioni sul piano umano e sociale, al “danno morale” che viene inflitto nelle aule dei Tribunali, ai limiti del suo esercizio quando affidato agli esseri umani. Questi miei convincimenti mi hanno portato a pensare che tutto ciò non avrebbe dovuto avere un senso solo per me, ma che una storia di vita così forte potesse servire alla riflessione esistenziale di ognuno di noi».
– Ha sempre avuto la passione per la scrittura?
«E’ nata durante la stesura della tesi di laurea, rafforzandosi poi quando ho scoperto che mi esprimevo meglio scrivendo. L’esercizio richiesto in ambito professionale e i riscontri di apprezzamento, che mi arrivavano dai colleghi che leggevano le mie relazioni cliniche, mi hanno prima sorpreso e poi aiutato a scoprire un talento che non pensavo di avere».
– Cosa le piacerebbe sentirsi dire dai suoi lettori?
«Che ‘Nata dalle mie ceneri’ è una storia auto-biografica che fa bene all’anima, coinvolgente e pregnante sul piano emozionale. Una scrittura fluida e diretta, una storia avvincente. Commenti che già mi sono arrivati».
– Come è andato il lavoro con la casa editrice?
«E’ stata un’esperienza felice sin dal primo momento, sono stata capita e ben accolta da professionisti di spessore anche sul piano umano. Resto grata a loro per aver creduto nel mio progetto e in me, per avermi affidata a un editor eccezionale, con quale si è stabilita un’ottima intesa e una bella amicizia. Mi ritengo soddisfatta anche per la serietà che ho riscontrato, l’una pecca si è verificata durante la fase della “correzione di bozze” per aver trovato errori di stampa, sostituzioni di lettere, alcune delle quali sono sfuggite a me durante al revisione in pdf, per cui la prima fase di stampa contiene delle imprecisioni».
Infine intensi anche i capitoli finali quando, insieme con l’autrice, e Dio stesso, “uscimmo a riveder le stelle”, o quasi… L’autrice Silvia Minardi riesce a coinvolgere il lettore, suscita forti sentimenti: curiosità, gioia, rabbia, stupore… Leggere il suo libro è come vivere per alcuni giorni una vita parallela.
La presentazione del libro auto-biografico: «Nata dalle mie ceneri» di Silvia Minardi avverrà mercoledì 29 novembre 2023 alle 18:00 presso Sala Conferenze – Liceo Scientifico Luigi Einaudi, Via Canonico Nunzio Agnello, 17 – Siracusa. Previsti i saluti istituzionali: Dirigente scolastica prof.ssa Teresella Celesti. Dialoga con l’autrice: il dr. Franco Sciuto Neuropsichiatra Infantile. Legge alcuni brani: l’attrice Federica Genovese, accompagnata dal chitarrista Samuele Mazzarella.
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