Il caso Emanuele Scieri in primo piano, il parà 26enne morto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto del 1999: la salma è stata riesumata stamane mattina alle nove con direzione Milano dove avverrà la seconda autopsia, domattina infatti sarà conferito l’incarico.
Da vent’anni il corpo di Emanuele Scieri il parà siciliano riposava al cimitero di Noto di fronte a lui il padre morto nel 2011 con il dolore nel cuore per una perdita su cui non si era voluto indagare, la famiglia. Lo ha disposto la Procura di Pisa, nell’ambito della nuova inchiesta che sta cercando la verità su quanto accaduto quella tragica serata d’estate. Parenti ed amici non hanno mai creduto all’incidente.
Obiettivo del nuovo esame autoptico di Milano sarà capire se un immediato soccorso avrebbe potuto salvare la vita al paracadutista siracusano, per la cui morte sono indagati tre ex commilitoni, accusati di omicidio volontario in concorso.
Il passaggio dell’autopsia, anche se sono passati 20 anni dalla tumulazione, è considerato dai magistrati della procura pisana uno snodo fondamentale nell’inchiesta, almeno per confutare la qualificazione del reato ai tre indagati, tutti commilitoni della vittima: Alessandro Panella, 40 anni, di Cerveteri (arrestato ai domiciliari e da mesi con il solo obbligo di firma), Andrea Antico, coetaneo, residente in provincia di Rimini, e Luigi Zabara, 41 anni, di Frosinone. A tutti e tre viene contestato al momento l’omicidio volontario in concorso.
Solo nel 2015 l’istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta ha portato alla riapertura del fascicolo e lo scorso agosto ad individuare 3 presunti responsabili ora accusati di omicidio volontario. Domani, mercoledì, sono stati convocati in Procura i tre indagati, i loro difensori e le persone offese, la mamma e il fratello di Emanuele Scieri. I Pm di Pisa sono convinti che Scieri sia stato ucciso e soprattutto che poteva essere salvato se non l’avesse lasciato agonizzante sotto quella torretta, la nuova autopsia servirà proprio a questo, a far luce su questo aspetto e chiarire ogni punto su quella morte archiviata troppo in fretta.
Nell’estate del 2018 c’è una svolta nelle indagini, dopo che il caso era stato archiviato come suicidio: la Procura di Pisa arresta Alessandro Panella, caporale e capocamerata a cui era stato assegnato Scieri. Vengono iscritti nel registro degli indagati anche Andrea Antico e Luigi Zabara. La pista da seguire sarebbe quella del nonnismo: secondo la commissione di inchiesta parlamentare, istituita nel 2016 e conclusa a dicembre 2017, nella caserma «avvenivano gravi atti di violenza, non riconducibili a semplice goliardia».
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