«Sono addolorato per come questa vicenda si è sviluppata in questi mesi, facendo spudoratamente campagna elettorale sulla pelle dei cittadini e sull’amministrazione. In questi giorni di consiglio comunale ho assistito comportamenti fuori dalla norma del modus operandi di consiglieri comunali che hanno con i loro discorsi aggredito verbalmente il segretario generale del Comune, Danila Costa, questo è una cosa inaccettabile». E’ un fiume in piena il sindaco Francesco Italia che ha annunciato nel rispetto del consiglio comunale di effettuare una proroga alla scadenza del 24 agosto entro fine settembre affinché si possa attuare la modifica al regolamento di Polizia Mortuaria.
«Desidero contestare l’esposizione falsa sul rinnovo delle concessione dei loculi del cimitero secondo la quale noi ‘sfratteremo’ i morti se gli eredi non pagheranno. Sappiamo di trattare un tema che tocca la sensibilità delle persone e per questo ripeto che non abbiamo mai detto nulla del genere e non abbiamo alcuna intenzione di farlo. Stiamo solo applicando un regolamento che finora non è mai stato applicato, ma i siracusani possono stare tranquilli perché non sposteremo alcuna bara se prima non saranno esperiti tutti i tentativi per andare incontro alle famiglie».
Il Consiglio era chiamato a discutere la proposta nr. 34 del 24 luglio sulla «Modifica al regolamento di Polizia mortuaria vigente, modifica art. 26, 42, 23 e 20. La modifica nasceva dalla presunta richiesta illegittima dei canoni di concessione dei loculi che il sindaco ha ripresentato il conto dopo il rifiuto del Consiglio comunale.
L’interpellanza non poteva essere discussa in quanto i funzionari interessati dovevano esaminare gli aspetti giuridici della proposta, poiché il parere degli uffici è obbligatorio, non era possibile al presidente del Consiglio comunale programmarne la discussione entro il 24 agosto, scadenza dell’autodenuncia che i cittadini devono presentare in base alle decisioni unilaterali del Sindaco Italia.
Nel corso della conferenza stampa di ieri mattina era presente l’assessore ai servizi cimiteriali, Alessandra Furnari.
«Noi abbiamo un profondo rispetto del consiglio comunale, ha affermato il sindaco, e con questa decisione intendiamo andare incontro a una richiesta che è arrivata dai gruppi che sostengono l’Amministrazione ma anche da consiglieri di opposizione. Ciò anche a dimostrazione che noi teniamo nella giusta considerazione l’acceso dibattito in corso in città e in Consiglio e che noi non abbiamo mai inteso il termine del 24 agosto come perentorio. Dunque nessuno alla sua scadenza muoverà alcunché al cimitero. Chi dice il contrario è scorretto e afferma il falso. Questo è fare populismo sulla pelle delle persone ed è un maniera di intendere la politica dalla quale, come sindaco di questa città, sento di dovermi dissociare».
Secondo il sindaco, le assenze di ieri in Consiglio sono scaturite dalla consapevolezza che, con una forzatura, stava per essere votato un atto illegittimo perché privo dei pareri tecnico e contabile e di un parere legale chiesto da un dirigente. Da Italia, allora, è arrivato un invito alle forze politiche ad abbassare i toni della polemica.
Adesso con la dichiarazione del sindaco che nei prossimi giorni apporrà in giunta la proroga fino al 30 settembre acconsentirà di modificare il regolamento e quindi la decorrenza e la durata delle concessioni dei loculi. Il tema era alla base di un braccio di ferro tra la Giunta, secondo la quale sono arrivate a scadenza una serie di concessioni a 25 anni, e la parte maggioritaria del consiglio comunale, che interpreta in maniera diversa il regolamento e ritiene che la scadenza andava spostata al primo gennaio del 2022, fissando l’inizio delle concessioni al primo gennaio 1997. Il sindaco Francesco Italia adesso avalla.
L’assessore Furnari nel suo intervento ha difeso la delibera sulla concessione del loculi. «È un provvedimento che si limita ad applicare un regolamento votato dal consiglio comunale, ha detto, e dunque va rispettato indipendentemente dal fatto che possa essere e non essere popolare. Non è il consiglio comunale l’organo deputato a stabilire se un regolamento è legittimo o meno e in forza di questo chiedere alla Giunta di ritirare un provvedimento. Cosa diversa è, invece, avvalersi delle prerogativa di modificare un regolamento. Non vesseremo alcuno, ma il rinnovo delle concessioni ci consentirà di migliorare i servizi cimiteriali e di cominciare le manutenzioni tanto attese. La nostra Giunta è molto attenta al camposanto, che oggi è in condizioni inaccettabili. Alcuni interventi sono già stati compiuti e già nel bilancio del 2018 aveva previsto l’accensione di un mutuo di 1,1 milioni di euro per ristrutturazioni e di questi 400 mila euro sono destinati proprio al cimitero”.
Forse in malafede oppure per mera dimenticanza, il caldo ne fa di questi scherzi, non sappiamo se il sindaco la pressione la porta alta, qualcuno ricorda che nella scadenza di fine mese del Consiglio comunale di agosto v’è l’approvazione del Bilancio 2019 per il 28 dove è inserita la somma di 4 milioni e 300mila (a fronte di quale copertura?) prelevata dalla riconferma della concessione dei loculi, differita in tre anni: 800,00 per il corrente anno, 1.650mila per il 2020 e la restante somma di 1.850mila euro per il 2021.
Ordunque, qualora si approvasse entro il mese di settembre la modifica del regolamento al regolamento di Polizia mortuaria vigente, rimarrebbe inalterata la vicenda con il Bilancio approvato.
Oppure seconda ipotesi sarebbe quella di far slittare l’approvazione del Bilancio in altra data. Terza ipotesi quella di prorogare il provvedimento di esecutività del rinnovo concessione loculi con la variazione di Bilancio. Insomma tutto e il contrario di tutto. E’ chiaro che noi non siamo custodi della verità né tantomeno commercialisti, ma almeno ci guida il buonsenso.
I quesiti vanno posti e i dubbi vanno affrontati: è un bluff la proroga per i loculi a settembre quando il Bilancio dev’essere approvato il 28 agosto? I nodi per questa amministrazione Italia, vengono al pettine.
E proposito di «loculi sfrattati» che noi per primi abbiamo denunciato pubblicamente, come interpretereste «senza ulteriore indugio» nel manifesto-avviso del Comune oggetto del riquadro?
E’ una ritorsione? Oppure il Comune cosa farebbe? «Sfratterebbe il morto».
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