Cinquant’anni dal diploma: un ricordo condiviso

Siracusa. Liceo Classico in Ortigia, cinquant’anni dopo: siamo ancora «noi»

di Redazione

Siamo un po’ diversi, forse, ma con la stessa fierezza di aver condiviso qualcosa di unico: l’essere stati studenti del Gargallo in Ortigia

Sono trascorsi cinquant’anni da quel giorno d’estate in cui, emozionati e un po’ spaesati, noi alunni della 3C del Liceo Classico Tommaso Gargallo abbiamo ricevuto il nostro diploma.

Allora eravamo giovani, pieni di sogni, progetti e domande. Il liceo classico ci ha insegnato molto più che il latino, il greco o la filosofia: ci ha dato un metodo, ci ha aperto la mente, ci ha abituati al dubbio, al confronto e alla bellezza della conoscenza.

Il Liceo Classico Tommaso Gargallo non è stato solo una scuola: è stato un luogo dell’anima. Le sue aule hanno visto nascere legami che resistono ancora oggi, tra pagine di filosofia, temi svolti con passione, e discussioni infinite su Sofocle e Seneca, ma anche sul senso della vita.

Era il simbolo di una tappa importante, ma anche il punto di partenza verso un futuro tutto da scrivere. Ognuno di noi ha intrapreso strade diverse: alcune tortuose, altre sorprendenti, ma tutte ricche di esperienze, incontri e lezioni di vita.

Oggi, guardando indietro, non celebriamo solo un traguardo scolastico, ma un pezzo di vita condiviso. I volti, le risate, le ansie prima delle interrogazioni, i professori severi ma appassionati, gli amici che sono rimasti e quelli che il tempo ha portato lontano: tutto questo fa parte di una memoria comune che ci lega ancora.

Questo anniversario non è solo una celebrazione del passato, ma un abbraccio collettivo al presente. Perché, nonostante tutto, siamo ancora qui: con la voglia di raccontarci, di ascoltarci, di condividere quello che siamo diventati. La scuola ci ha uniti, la vita ci ha separati, ma la memoria ci riunisce.

Rivedere i volti dei compagni di scuola, rileggere i nostri sogni adolescenziali, ricordare i professori e le lezioni (quelle scolastiche e quelle umane), è come sfogliare un album della memoria, dove ogni pagina ha un nome, un sorriso, un ricordo che ci appartiene.

Che questo momento sia allora un inno alla nostra giovinezza, un omaggio a chi non c’è più, e un brindisi al tempo che resta. Con affetto, riconoscenza e una punta di nostalgia: cinquant’anni dopo, siamo ancora “noi”.

Un brindisi a noi, alla forza di quei giorni che continuano a parlarci: Emma Calvo, Giuseppe Capodieci, Vincenzo Castagna, Alberto Chiapparino, Corrado Di Stefano, Saro Fichera, Dario Genovese, Salvo Gozzo, Salvo Italia, Tiziana Marino, Corrado Micalef, Lina Miceli, Salvatore Midolo, Antonio Pane, Carmela Pinto, Lina Zanghí.

30 Giugno 2025 | 13:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA